Vanno bilanciati i diritti di difesa e di riservatezza
Un professionista viene citato a giudizio da un suo ex cliente per il fatto che non era più iscritto al relativo ordine professionale nel periodo in cui ha esercitato l'attività per l'ex cliente. L'avvocato dell'ex cliente, a corredo della documentazione, produce in giudizio anche l'attestazione certificata dei periodi assicurativi in cui il professionista era iscritto alla specifica cassa di previdenza. Dagli atti depositati risulta che l'avvocato in questione si è rivolto all'ordine professionale per sapere se il soggetto citato in giudizio era iscritto. L'ordine ha risposto allegando una stampa di tutti i versamenti e relativi periodi assicurativi alla cassa di previdenza. Si è in presenza di invio di dati sensibili senza alcuna autorizzazione dell'interessato? È corretto l'operato dell'ordine professionale?
Quesito con risposta a cura di
Marisa Marraffino
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