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7 quesiti trovati
Accertamento e Riscossione
Alcune sentenze delle Cgt 1° grado (Latina 974/2023 e Prato 87/2023) hanno stabilito che gli atti di accertamento su imposte dirette-Iva-Imu-Tari, relativi agli anni 2017 e antecedenti, notificati nel corso del 2024, sono da considerare prescritti, non applicandosi la proroga di 85 giorni previsti dall'articolo 67, Dl 18/2020, . In particolare, questa giurisprudenza si può applicare anche per Imu e Tari ?
Un contribuente, a seguito dell' accertamento dell'agenzia dell'Entrate, ha aderito a quanto accertato, presentando dichiarazioni integrative con pagamenti tramite 8 rate trimestrali, di cui le ultime 4 rate scadenti durante l'anno 2024. Lo stesso ufficio ha comunicato il piano dei pagamenti. Sulle rate scadute nel 2024 sono stati applicati gli interessi legali. A seguito del decreto Mef del 29/11/2023, il il tasso è stato ridotto dal 5% al 2,50%. Si chiede se sulle rate che scadranno nel 2024 dovrà essere applicato il nuovo tasso del 2,50 per cento.
L'agenzia delle Entrate sostiene che l'impugnazione di un diniego nei confronti di un'istanza di annullamento di una comunicazione di irregolarità non sia definibile ex articolo 1, comma 186, della legge 197/2022 (di Bilancio per il 2023), in quanto non si tratta di un atto impugnabile e non è quantificabile la pretesa tributaria. Il comma 186 citato sancisce che sono definibili tutte le controversie tributarie, non facendo alcun riferimento agli atti impugnabili, come invece faceva la precedente legge di definizione agevolata (articolo 6 del Dl 119/2018). Inoltre, il diniego conteneva nuovamente la richiesta di pagamento delle maggiori imposte e sanzioni scaturenti dalla comunicazione di irregolarità. Quindi la domanda è la seguente: a norma dell'articolo 1, comma 186, della legge 197/2022, è definibile (oppure no) la controversia tributaria riguardante l'impugnazione di un diniego di annullamento di una comunicazione di irregolarità?
Nel corso del 2023 un contribuente ha pagato, con un ritardo superiore a cinque giorni, sette rate di una rateizzazione in corso con la Riscossione (non in seguito a "rottamazione-quater"). Si chiede se queste rate si considerano comunque "non pagate", ai fini della decadenza, oppure se il pagamento, benché tardivo, si possa considerare valido, con la sola emissione di una cartella per interessi. In altre parole, il contribuente, se dovesse ritardare oltre cinque giorni anche l'ottava rata, dovrà considerarsi decaduto?
Un'impresa ha definito un accertamento con il procedimento di adesione. Durante il contraddittorio, il contribuente ha fatto valere ragioni non riconosciute dall'agenzia delle Entrate. A distanza di dieci giorni dalla chiusura, un question time (n. 5-00932 del 2023) in commissione Finanze ha confermato quanto il contribuente aveva dedotto nelle sue memorie (la materia era la Pex). Può, oggi, il contribuente depositare istanza di autotutela in relazione al procedimento concluso, chiedendo la restituzione delle somme indebitamente versate? In presenza del diniego o del silenzio, può il contribuente impugnare innanzi alla Corte di giustizia tributaria (Cgt)?
L'articolo 9 del Dlgs 1/2024 ha modificato i termini di versamento delle ritenute d'acconto. In particolare per i condomìni sono previsti i versamenti cumulativi delle ritenute del 4% al raggiungimento di una soglia minima di 500 rispettivamente al 16 giugno (in luogo del 30 giugno) e al 16 dicembre (in luogo del 20 dicembre). Ci si chiede se il condominio può continuare ad effettuare il versamento delle ritenute nei termini ordinari (entro il 16 del mese successivo al pagamento della fattura) indipendentemente dall'importo delle ritenute, così come era stato previsto dalla Circolare Ministeriale 8/2017.
Il nuovo articolo 6-bis, comma 3, della legge 212/2000 (Statuto dei diritti del contribuente), relativo all'obbligo dell'ente impositore, prima di notificare l'atto impositivo, di mettere a disposizione del contribuente uno schema di provvedimento, dal quale decorrono 60 giorni per le controdeduzioni del contribuente, si applica a partire dai verbali notificati dal 18 gennaio 2024, data di entrata in vigore della disposizione normativa? Per i processi verbali di constatazione notificati prima di questa data, si applica ancora l'articolo 12, comma 7, per il quale l'avviso di accertamento non può essere emesso prima del termine di 60 giorni affinché il contribuente possa presentare memorie difensive?
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