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37 quesiti trovati
Lavoro autonomo e partite Iva
Nel corso del mese di dicembre 2022, ho cessato il mio rapporto di lavoro (presentando dimissioni volontarie) e ho aperto la partita Iva. Nell'anno precedente ho percepito redditi da lavoro dipendente inferiori a 30.000 euro e, nel rispetto degli altri requisiti, ho potuto applicare il regime forfettario. Nel 2022 ho percepito redditi di lavoro dipendente di importo superiore a 30.000 euro. Ai fini dell'applicazione del regime forfettario per il periodo di imposta 2023 non ci sono particolari problemi, in quanto, nel rispetto dei requisiti di legge, la causa ostativa non rileva, perché ho cessato il rapporto di lavoro nell'anno precedente (2022) a quello di applicazione del regime (2023). Nel gennaio 2023, poi, ho percepito le ultime spettanze inerenti al rapporto di lavoro dipendente (che formano quindi reddito, a norma degli articoli 49 e 50 del Tuir, Dpr 917/1986) oltre che il Tfr (trattamento di fine rapporto) soggetto a tassazione separata. Alla luce di ciò, posso applicare il regime forfettario nel 2023, pur avendo ancora percepito redditi da lavoro dipendente, legati al rapporto ormai cessato nel 2022? Specifico che nel 2022 non ho percepito alcun reddito di pensione e che, al 31 dicembre 2022, non ho avuto alcun altro rapporto di lavoro.
Iva
Si chiede di sapere qual è il corretto trattamento ai fini Iva del bonus carburante, reintrodotto, per l'anno 2023, dall'articolo 1, comma 1, del Dl 5/2023.
Con riferimento ai servizi sostitutivi di mensa, si chiede di confermare che i chiarimenti resi dalla risoluzione 75/E/2020 superano ogni precedente e difforme risposta fornita dalla medesima amministrazione finanziaria.
L'articolo 32 del Dl 124/2019 ha modificato l'articolo 10, comma 1, n. 20, del Dpr 633/1972, al fine di adeguarlo alla normativa comunitaria, come interpretata dalla Corte di Giustizia Ue con la sentenza 14 marzo 2019, C-449/17. A seguito della modifica dell’articolo 10, comma 1, dal 1° gennaio 2020 i corsi di teoria e di pratica per le patenti di categoria B e C1 sono da assoggettare a Iva. Poiché l'articolo citato non fa riferimento alle altre categorie di patenti, si chiede se i corsi per il conseguimento di tali patenti - in particolare quelle di categoria A, nonché le patenti nautiche - sono da assoggettare a Iva o rientrano ancora nel regime di esenzione.
Se ho erroneamente emesso due fatture elettroniche nel mese di gennaio 2023 nel regime ordinario (con Iva e ritenuta d'acconto) anziché emetterle con il regime forfettario, posso ancora ravvedere il comportamento nel mese di gennaio emettendo due note di credito a storno totale delle suddette fatture e riemetterle con il regime forfettario?
Coloro che dal 2023 passano dal regime ordinario a quello forfettario potranno evitare, per lo stesso anno 2023, l'emissione della fattura elettronica, emettendola invece in forma cartacea? Può assumere rilevanza il fatto di avere avuto nel 2021 ricavi/compensi per oltre 25mila euro, ancorché la relativa norma, di cui all'articolo 18, commi 2 e 3, del Dl 36/2022, fosse riferita all'esonero per i soggetti che erano già forfettari?
In riferimento all'obbligo di fatturazione degli acquisti di beni effettuati fuori dalla Ue (ad esempio, nel caso di beni esistenti all'estero o trasportati via mare non immessi in "libera pratica"), e alla luce delle istruzioni Iva 2023, si chiede se il cessionario italiano debba procedere ad autofatturare tali beni, visto che l'articolo 17, comma 2, del Dpr 633/1972 sembra fare riferimento solo alle «cessioni di beni... effettuate nel territorio dello Stato», e se tali acquisti debbano essere inseriti nel quadro VF della dichiarazione annuale Iva.
Per le Pro loco, il regime fiscale ex legge 398/1991 è applicabile anche per il 2023? Grazie.
Nel caso in cui un contribuente abbia ricevuto fatture cartacee per servizi da un fornitore non italiano, e non abbia provveduto all'emissione della fattura Xml integrativa (TD17) entro il termine di legge, quale sanzione si applica per la tardiva emissione? Considerato che il meccanismo del reverse charge fa sì che l'Iva sia neutrale, si ritiene che si applichi la sola sanzione fissa di 2 euro a fattura (ravvedibili), vista la neutralità (Iva a debito-Iva a credito) nel calcolo e nella corresponsione dell'Iva periodica dovuta?
Un soggetto forfettario, che nel 2022 ha superato il limite dei 65mila euro ma è rimasto entro il limite degli 85mila euro, può, nel 2023, restare nel regime forfettario?
Un agente di commercio in regime forfettario con mandato da una azienda farmaceutica di San Marino emette fattura di provvigioni cartacea indicando in fattura una ritenuta a titolo di imposta del 3%. Quali sono gli ulteriori adempimenti a cui è tenuto il contribuente? È obbligato alla fatturazione elettronica?
Un contribuente, che nel 2022 è in regime forfettario, riceve a metà gennaio 2023 una fattura per servizi forniti da un prestatore estero (di un Paese Ue), datata in realtà 2022. Nel 2023 il contribuente in oggetto vorrebbe, per convenienza fiscale (oneri deducibili e detraibili importanti), ritornare al suo regime naturale, ossia quello della tenuta della contabilità semplificata. Vista la nuova natura del regime del contribuente, come bisognerebbe trattare, nello specifico, la fattura ricevuta dal prestatore estero nel 2023? il dubbio nasce sulla differenza nella trattazione dell'imposta sul valore aggiunto.
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