Speciale Telefisco 2025
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26 quesiti trovati
Bonus del 36% o 50% per i nuovi tubi della caldaia
Per i bonus edilizi per recupero del patrimonio edilizio ed ecobonus, non spetta più l'agevolazione per la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con "caldaie uniche alimentate a combustibili fossili". Esiste ancora qualche bonus per la sostituzione delle sole tubazioni?
Impianto di riscaldamento radiante con generatore di calore a gas
L’articolo 1, comma 54-56 della legge 30 dicembre 2024, n. 207 ha disconosciuto l’agevolazione sia ai fini bonus ristrutturazione (articolo 16-bis, Dpr 917/1986) sia ai fini ecobonus (articolo 14 del Dl 63/2023) in relazione all’acquisto di caldaie uniche a combustibili fossili. Nel caso in cui un contribuente nel 2025 sostituisca la caldaia a gas esistente con un nuovo generatore di calore a gas del tipo a condensazione con contestuale installazione di un impianto di riscaldamento radiante a pavimento collegato al generatore di calore a gas, tale ultimo intervento è agevolabile ai fini del bonus ristrutturazione o ecobonus considerata la modifica introdotta dalla Legge di bilancio 2025 relativa alle caldaie?
Gli interventi su parti comuni contemporanei a quelli su alloggi
In caso di intervento agevolabile con bonus casa o ecobonus, effettuato sulle parti comuni di un edificio, per le spese sostenute nel 2025 dal proprietario/titolare di un altro diritto reale di godimento nella propria "abitazione principale", sita nel medesimo edificio, sull'autonomo limite di spesa spettante secondo ripartizione millesimale si applica l'aliquota del 50 per cento? Un'altra questione riguarda i detentori (comodatario/locatario/familiare convivente) per i quali non si può parlare di "abitazione principale", secondo la definizione dell'articolo 10 del Tuir: per tali soggetti spetta sempre aliquota 36% oppure, se essi hanno la residenza o la dimora abituale sull'immobile detenuto, si può estendere, in via interpretativa, la possibilità di fruire del 50%?
Spese di ristrutturazione con reddito superiore a 75mila euro
Una persona fisica con reddito superiore ai 75000 euro con un figlio a carico ha sostenuto nel 2025 spese di ristrutturazione edilizia: 96000 euro per la prima casa e 96000 euro per la seconda casa, potrà portare in detrazione nel 730 2026 l'importo di 4800 euro relativo alle spese di ristrutturazione prima casa e l'importo di 3456,00 euro relativo alle spese di ristrutturazione della seconda casa per un totale di 8256 euro di detrazioni? Non avendo altre spese detraibili rientra nel limite massimo di spese detraibili pari a 9800 euro calcolato come segue: 14000 euro x 70% (1 figlio a carico).
La Cilas e la «combinazione» di lavori trainanti e trainati
Si chiede se, alla luce dell'articolo 1, comma 5, del Dl 39/2024, sia possibile optare per lo sconto in fattura in riferimento alle spese 2025 sostenute da un condominio per il superecobonus, con Cilas presentata nel 2022. Per tale intervento, l'unica spesa sostenuta per lavori effettuati al 30 marzo 2024 è documentata da una fattura per lavori trainati con sconto integrale, trasmessa allo Sdi il 20 dicembre 2023, alla quale non è seguita la relativa comunicazione di opzione nei termini di legge per mancato raggiungimento del Sal al termine del 2023, né è intervenuto pagamento della stessa a mezzo bonifico entro il 29 marzo 2024. Tale documento di spesa consente comunque il superamento del blocco delle opzioni introdotto dalla legge? In alternativa, risulta comunque possibile optare per lo sconto in fattura, considerato che il cantiere nella sua interezza risultava già avviato, essendo stato preceduto l'intervento di superecobonus da un supersismabonus (avviato con separata Cilas, sempre del 2022) per il quale al 29 marzo 2024 risultavano invece sostenute le relative spese e che aveva preceduto il superecobonus in ordine di tempo per ragioni di natura tecnica?
L'abitazione principale come requisito del bonus edilizio al 50%
La detrazione al 50% è prevista solo per l'abitazione principale. Quando si deve verificare il requisito? Prima dell'inizio dei lavori o dopo che gli stessi sono ultimati?
Bonus edilizi e cessione del credito
Una società immobiliare che ha acquistato nel 2021 un complesso edilizio RTA dismesso ha presentato il permesso di costruire a luglio 2022 ed è stato autorizzato a luglio 2023. La società immobiliare ha subappaltato i lavori edili "ecobonus" e "sismabonus" ad una società costruttrice la quale ha iniziato i lavori prima del 30 aprile 2024 documentati da quadro economico e fattura. La società immobiliare può accedere alla cessione del credito relativamente alle spese che sosterrà nel 2025?
Le aliquote dei bonus per lavori su parti comuni condominiali
In relazione agli interventi sulle parti comuni condominiali, è possibile affermare che l'aliquota di detrazione possa essere differenziata per ogni singolo condomino? Si chiede, ad esempio, se, per le spese imputate al condomino proprietario che adibisce l'appartamento ad abitazione principale, si può riconoscere l'aliquota maggiorata del 50 per cento, e se, diversamente, per le spese imputate al condomino proprietario di un appartamento concesso in locazione, l'aliquota applicabile è quella del 36 per cento.
Bonus ristrutturazioni e requisito dell'abitazione principale
Il bonus ristrutturazioni 2025 al 50% è previsto solo per i proprietari o titolari di un diritto reale di godimento sull'abitazione principale. Chi ristruttura nel 2025 un immobile, che diventerà abitazione principale alla fine dei lavori, sempre nel 2025, in presenza di un compromesso registrato o rogito, ha diritto alla detrazione dei lavori al 50 per cento?
Il tetto posto ai benefici per i redditi «oltre soglia»
Come si calcoleranno le detrazioni per i bonus edilizi in funzione del tetto massimo fissato per le detrazioni stesse? Si annualizza la detrazione e poi si verifica se rientra, unitamente agli altri oneri detraibili, nel tetto?
Lavori iniziati nel 2022: niente bonus su mobili comprati nel 2024
Nel corso dell'anno 2022 ho iniziato i lavori di ristrutturazione di un alloggio di mia proprietà. Per motivi vari, indipendenti dalla mia volontà, si sono accumulati ritardi che permetteranno l'ultimazione dei lavori solo nel 2025. Frattanto, nel 2024 ho effettuato il primo acquisto di mobili ed elettrodomestici destinati all'alloggio oggetto dei lavori in questione. Posso detrarre la spesa sostenuta, nel limite di 5.000 euro, nel prossimo modello 730, riferito ai redditi 2024?
L’acquisto senza uso diretto come abitazione principale
La detrazione maggiorata pari al 50% spetta a chi utilizza il bene come abitazione principale. Chiedo se tale percentuale può spettare anche al contribuente che ha comprato l'immobile senza potervi mettere subito la residenza, cosa che è intenzionato a fare dopo che è stato raggiunto il requisito dell'abitabilità in seguito ai lavori di ristrutturazione. Qualora fosse possibile fruire del 50 per cento, chiedo anche se esiste un tempo massimo entro il quale il contribuente deve prendere la residenza nell'immobile ristrutturato.





