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9 quesiti trovati
Definizioni agevolate
Un contribuente ha presentato telematicamente, in data 20/06/2023, domanda di definizione agevolata delle controversie tributarie pendenti. Il versamento relativo alla prima rata, considerata la proroga al 30/09/2023, è stato effettuato entro tale data. La scissione dei due adempimenti pregiudica il buon esito della definizione?
Un contribuente riceve un atto di contestazione, con irrogazione di solo sanzioni per avere effettuato, nel 2018, delle compensazioni nonostante la presenza di debiti tributari iscritti a ruolo, per un importo superiore a 1.500 euro. Si chiede se il suddetto atto può rientrare nella sanatoria degli errori formali o può essere definito per "acquiescenza" con pagamento rateale.
Mi riferisco a un caso in cui viene effettuata la domanda di definizione agevolata delle controversie tributarie pendenti. Ci si trova nelle more dei termini previsti per il ricorso in appello, poiché la Corte di giustizia tributaria di primo grado non può emettere alcun decreto di cessazione della materia del contendere, in quanto ha già emesso sentenza. Si è già provveduto alla presentazione della domanda e al relativo versamento, oltre che al deposito alla Corte di primo grado della richiesta di definizione, con la relativa ricevuta di trasmissione e certificazione di ricezione telematica da parte dell'agenzia delle Entrate: tali adempimenti sono sufficienti al fine della definizione della lite?
Come scomputare dai singoli tributi, dovuti in base alla definizione, le somme versate all'agenzia della Riscossione in pendenza di giudizio? Considerata l'impossibilità di determinare la quota di sanzioni e interessi pagati, da imputare ai singoli tributi, è corretto procedere in proporzione al valore totale dei singoli tributi?
In data 2 gennaio 2023 viene depositata la sentenza di appello in secondo grado per una controversia con l'agenzia delle Entrate (sentenza sfavorevole al contribuente sia in 1° che in 2° grado). Il contribuente, soccombente nei due gradi di giustizia, può presentare entro il 30/09/2023 istanza di definizione agevolata delle liti pendenti pagando il 100% del valore della controversia, dato che al 1° gennaio 2023 il ricorso risulterebbe ancora pendente?
Se la domanda di agevolazione di liti fiscali pendenti è stata inviata a maggio 2023 (con contestuale versamento della prima delle 20 rate prescelte per la rateizzazione), si chiede se sia o meno dovuta la rata del 30/9/2023, che costituisce la scadenza prorogata rispetto a quella precedentemente stabilita (30/6/2023). In caso di risposta positiva, si chiede se sono dovuti gli interessi del 5%.
Un contribuente ha presentato istanza di rottamazione per una cartella relativa a una dichiarazione dei redditi (mancato pagamento tributi). Ora questo soggetto si trova nelle condizioni di poter presentare una nuova dichiarazione integrativa, da cui scaturirebbe un minore debito di imposta. L'invio della dichiarazione integrativa e la conseguente istanza in autotutela possono permettere uno sgravio parziale della cartella rottamata?
In caso di omesso invio dei dati "Tessera sanitaria" relativi all'anno 2020, una volta pagato l'importo di 200 euro, è necessario rimuovere l'irregolarità entro il 31 marzo 2024?
Un contribuente ha presentato la dichiarazione 2017 con un credito di 100 euro, sempre riportato e mai utilizzato. Se ora presenta una integrativa che riduce il credito da 100 a 20 euro, deve pagare solo la sanzione fissa e non il 5% della differenza di 80 euro: è corretto?
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