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280 quesiti trovati
Diritto societario
Una Srl, nell'esercizio 2024, ha nominato il revisore, il quale - durante un controllo dei libri sociali - ha rilevato, nel libro delle adunanze dei soci, la mancata registrazione all'agenzia delle Entrate di diversi verbali, relativi alla decisione di distribuzione dell'utile d'esercizio. Quali possono essere le sanzioni e le conseguenze per la Srl, in caso di una verifica fiscale?
In tema di organo di controllo, una Srl, nel proprio statuto, si limita, in due sole righe, a prevedere che l'organo sia monocratico, richiamando l'articolo 2477 del Codice civile, il quale pure prevede che il sindaco o il revisore sia un singolo. Al superamento dei limiti dimensionali (nella fattispecie, la società aveva abbondantemente superato sia quello per l'attivo dello stato patrimoniale, sia quello dei ricavi), anni fa, la Srl aveva provveduto alla nomina del revisore unico. Ferma la facoltà di cumulare nel medesimo professionista entrambe le cariche, la Srl aveva, nello stesso momento, anche l'obbligo di nominare il sindaco? E che cosa accade se si è limitata a nominare il revisore?
Si chiede se sussiste l'obbligo di vidimazione del Libro dei verbali delle assemblee dei soci delle Srl.
Una società in nome collettivo, in contabilità ordinaria, ha in bilancio una riserva in sospensione da rivalutazione di un milione di euro, e perdite pregresse portate a nuovo per un importo di 200mila euro. La Snc vorrebbe affrancare la riserva per 500mila euro e distribuirla ai soci, avendo abbondante liquidità. È necessario rivolgersi precedentemente al notaio, indicendo un'assemblea straordinaria che deliberi la riduzione della riserva in sospensione per copertura di perdite pregresse? Non mi è chiaro se questo adempimento riguarda anche le società di persone.
Il 13 dicembre 2024, una ditta individuale è stata conferita in una Sas (società in accomandita semplice) di nuova costituzione. Nell'atto, il notaio ha indicato che il primo esercizio andrà a scadenza il 31 dicembre 2025. È possibile, per le società di persone, avere il primo esercizio superiore all'anno solare oppure ciò è consentito solo per le Srl?
Una società - che svolge attività commerciale e, al contempo, possiede partecipazioni in società controllate e collegate, superando il test di prevalenza, ex articolo 162-bis del Dpr 917/1986, Tuir - è tenuta a effettuare le comunicazioni all'Anagrafe tributaria, pur non essendo formalmente una holding?
Il Dlgs 125/2024 ha stabilito i parametri da seguire per la relazione di sostenibilità. Una società di capitali ha deciso volontariamente di monitorarsi e di puntare a una prima relazione di sostenibilità per il bilancio 2024, da approvare nel 2025. Si chiede quali siano, e quali caratteristiche debbano avere, i professionisti cui affidare l'incarico.
L’articolo 2086 del Codice civile prescrive, in capo all’imprenditore, l’obbligo di istituire un assetto organizzativo, amministrativo e contabile adeguato alla natura e alle dimensioni dell’impresa per l’emersione anticipata degli indizi di pre-crisi e della perdita di continuità aziendale. Per redigere una relazione sugli adeguati assetti organizzativi, un imprenditore si rivolge a un professionista. C'è un apposito albo che qualifica un dottore commercialista, ad esempio, per avere titolo nel predisporre tale relazione, oppure se ne può occupare un qualunque professionista con partita Iva, o una società di servizi, che affida poi l'incarico a suoi professionisti interni?
Si chiede se può sussistere un'"impresa familiare", ex articolo 230-bis del Codice civile, tra la moglie - titolare dell'impresa - e il marito, collaboratore, che è lavoratore dipendente a tempo pieno di un'altra impresa dello stesso settore. L'attività prestata dal marito nell'impresa familiare sarebbe svolta in modo continuativo (qualche ora tutte le sere, quindi vi sarebbero regolarità e costanza nel tempo delle prestazioni lavorative), ma non prevalente, in quanto l'attività prevalente del coniuge resterebbe quella di lavoratore subordinato a tempo pieno. Si precisa, inoltre, che dal lavoro del collaboratore familiare deriverebbe un accrescimento della produttività dell'impresa.
Una società a responsabilità limitata, che si occupa di commercio, è composta da due soci: uno, titolare della quota del 55% del capitale sociale, ha la carica di consigliere, e l'altro, titolare della restante quota (pari al 45% del capitale sociale) è presidente del consiglio di amministrazione. Entrambi i soggetti sono iscritti all'Inps come soci lavoratori e pagano l'Ivs commercianti. È possibile assumere il consigliere, socio al 55 per cento, come dipendente della società (con la mansione di commesso) e cancellarlo dall'Ivs commercianti?
Vorrei sapere quali sono gli adempimenti da porre in essere al fine di cessare l'attività di uno studio associato tra professionisti. È necessario l'intervento del notaio?
Il nostro studio a novembre 2023 ha comunicato al Registro delle imprese i titolari effettivi delle società clienti. A oggi i termini per la conferma sono sospesi in attesa della decisione del Consiglio Europeo a seguito del provvedimento del Consiglio di Stato dello scorso settembre. Considerato quanto detto, si chiede se sia possibile confermare il titolare effettivo con il deposito dei bilanci societari al 31 dicembre 2024 oppure se si possa inoltrare la pratica di conferma entro dodici mesi dal primo invio. Si fa presente che la Camera di commercio ci ha comunicato che procede con istruttoria e relativa evasione delle pratiche, trasmesse su base volontaria, riguardanti la conferma della titolarità effettiva. Conclude poi che non possono escludere eventuali sanzioni in caso di omissione nella attesa di indicazioni del Ministero delle imprese e del Made in Italy (Mimit). A questo punto ritenete sia opportuno procedere come indicato dalla Camera di commercio oppure soprassedere ed effettuare conferma a seguito del deposito dei bilanci 2024?
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