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119 quesiti trovati
Diritto di famiglia
Rientra nelle normali attribuzioni di un amministratore di sostegno pagare le spese condominiali relative alla gestione ordinaria di un appartamento di proprietà del suo amministrato, oppure l'amministratore di sostegno dev'essere di volta in volta autorizzato dal giudice tutelare?
In caso di separazione giudiziale, come vengono divisi i beni?
Un genitore, che è tenuto a rimborsare il 50% per cento delle spese straordinarie per i figli, non adempie a questo rimborso, perché pretende che tutte le spese siano documentate con ricevute o fatture in cui è presente il nome del figlio. Con questa motivazione, per esempio, si rifiuta di rimborsare uno scontrino di pagamento del materiale scolastico o dei libri di testo delle scuole. È un comportamento lecito?
In caso di separazione consensuale, come avviene la divisione dei beni in comune?
Sono proprietario al 100% di un appartamento. Prima della separazione, in caso di mia morte una parte dell'appartamento sarebbe andata a mia moglie. Ora sono separato e credo che, se io venissi a mancare, all'ex coniuge non andrebbe nulla. Vorrei sapere come posso agire per far si che una parte di questo appartamento resti comunque a lei. Si può prospettare la vendita o la donazione del 50% dell'appartamento?
Sono unico proprietario di un appartamento acquistato prima di contrarre matrimonio. In sede di separazione, e poi con il divorzio, l’appartamento è stato assegnato alla mia ex moglie, in quanto nostra figlia all’epoca era minore. Adesso la ragazza frequenta un’università in un’altra provincia, distante circa 140 chilometri, e rientra ogni fine settimana nella casa in questione per ripartire la domenica sera. Posso chiedere che l’appartamento ritorni nella mia disponibilità, lasciando inalterato il diritto di abitazione di mia figlia?
Nell’accordo di divorzio, io e il padre dei miei figli abbiamo inserito una clausola contenente l’autorizzazione al rilascio dei documenti per l’espatrio nostro e dei ragazzi, anche perché siamo vicini alla Svizzera, dove ci rechiamo spesso. Da poco ho chiesto il passaporto per me e non ho avuto problemi, ma ora ho chiesto la carta d’identità per un figlio e mi hanno detto che la firma del padre è necessaria. Purtroppo, però, in questo momento ho difficoltà a comunicare con lui. Mi è stato riferita una cosa corretta?
Ho avuto una figlia, che ora ha 12 anni, nel corso di una convivenza. Quando sua madre e io ci siamo lasciati, abbiamo fatto un accordo rivolgendoci a un avvocato, che l’ha poi depositato in tribunale. Oggi vivo con la mia nuova compagna e ho avuto da lei un altro figlio pochi mesi fa. La ragazza, da quando è nato il fratellino, si rifiuta di venire a casa nostra e la madre non fa nulla per convincerla a cambiare idea. Come posso fare per vedere mia figlia? Posso smettere di versare il contributo mensile se non la vedo?
Sono un anziano vedovo. Il mio unico figlio ha fatto molti errori nella sua vita, e non è riuscito a rimettersi in carreggiata, tanto che al momento non so nemmeno il suo indirizzo. Frequento assiduamente, invece, mio nipote, il figlio che lui ha avuto in giovane età e che non ha mai riconosciuto, cresciuto dalla madre con l’aiuto mio e di mia moglie. Vorrei quindi lasciare l’eredità al nipote e vorrei che fosse lui a prendere le decisioni per me quando non sarò più in grado di farlo, non avendo altri su cui contare. Come posso fare?
Con ricorso congiunto per l'affidamento e il mantenimento della figlia minore, accolto e depositato in Tribunale, il giudice disponeva, tra le altre cose, che il padre versasse alla madre, quale concorso al mantenimento della figlia e fino all'autosufficienza economica, una determinata somma. La figlia oggi è maggiorenne, frequenta l'università come studentessa fuori sede e non è autosufficiente. Il padre vuole versare il mantenimento direttamente alla figlia e le spese straordinarie alla madre, motivando la cosa nel senso che la figlia non è più convivente, ma domiciliata nella città sede universitaria. Il padre può agire così oppure occorre un provvedimento giudiziale?
Due coniugi, con sentenza di divorzio e affido condiviso della prole, hanno concordato che gli assegni familiari sarebbero spettati alla madre, collocataria prevalente dei figli, non economicamente autosufficienti. Ora, a seguito dell'entrata in vigore dell'assegno unico e universale per i figli a carico, il precedente accordo in sede di divorzio è tuttora valido, o era necessaria una ulteriore intesa tra i genitori? Inoltre, era sufficiente allegare la sentenza di divorzio, oppure era necessaria la produzione di documentazione nuova e/o ulteriore, attestante il consenso del padre?
Sono unico proprietario di un appartamento, per il quale il giudice ha disposto la revoca dell'assegnazione alla mia ex compagna, che ha deciso di andare a vivere fuori regione insieme con nostra figlia, di tre anni. A tutt'oggi, malgrado il trasferimento e la revoca dell'assegnazione, la mia ex compagna non mostra intenzione di cambiare la residenza, fissata nell'immobile in questione. Ho quindi fatto richiesta per la sua cancellazione anagrafica al Comune. Potrei mettere l’immobile in vendita o darlo in locazione, con il mobilio acquistato in comune, senza il suo consenso, considerato che ne fruisco io, adesso?
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