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18 quesiti trovati
Isee e sussidi
L'assegno unico spetta per un figlio maggiorenne, sotto i 21 anni, che lavora, ha un reddito superiore a ottomila euro ed è iscritto a un corso di laurea?
Una coppia di genitori, non coniugati e non conviventi, dipendenti della Fao (Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura) e residenti in Italia, ha diritto all'assegno unico universale per il figlio minorenne?
Dal 2022 sono in esodo (dal settore bancario) e percepisco mensilmente l’assegno straordinario dall’Inps. Mi è sempre stato detto che l’assegno straordinario non è da considerare reddito, tanto che, avendo diversi crediti d'imposta (spese straordinarie condominiali), non ne ho potuto beneficiare, in assenza della dichiarazione dei redditi. Ora l’università che frequenta mia figlia ha verificato la mia posizione reddituale e, sul portale dell’Inps, ha trovato una certificazione unica, a me peraltro mai inoltrata, da cui figura l’imponibile che l’istituto previdenziale mi ha riconosciuto come assegno straordinario; alla luce di questo fatto, l’università ha aumentato la retta di mia figlia di mille euro. È corretto che l’ateneo chieda una retta più alta, basandosi su un certificazione unica che riporta l’imponibile percepito nell’anno sotto forma di assegno straordinario?
Vorrei sapere se quest'anno, tenendo conto della legge 213/2023, di Bilancio per il 2024, ai fini dell'Isee (indicatore della situazione economica equivalente), i titoli di Stato e i libretti postali vanno inseriti nella Dsu (dichiarazione sostitutiva unica). In caso di risposta positiva, qual è l'anno di riferimento?
Il figlio maggiorenne non residente con i genitori ma a carico dei medesimi, senza reddito, non coniugato e senza figli, si fini della certificazione Isee (Indicatore della situazione economica equivalente) può essere considerato nucleo autonomo?
Il figlio di 30 anni, con reddito superiore a 30.000 euro, che lavora stabilmente in una città diversa da quella in cui risiede anagraficamente con i genitori, può elaborare un Isee autonomo rispetto a quello del nucleo familiare?
A proposito di Isee (Indicatore della situazione economica equivalente) e composizione del nucleo familiare, per il calcolo finale dell'Isee viene applicato un coefficiente, il cosiddetto valore della scala di equivalenza. L’allegato 1 del Dpcm 159/2013 specifica tra l'altro che la scala di equivalenza è elevata a 0,3 «in presenza di almeno un figlio di età inferiore a tre anni compiuti, in cui entrambi i genitori o l'unico presente abbiano svolto attività di lavoro o di impresa per almeno sei mesi nell'anno di riferimento dei redditi dichiarati». So che la costituzione del nucleo familiare ai fini Isee è quella al momento della Dsu (Dichiarazione sostitutiva unica) ma la presenza di un minore di tre anni nel nucleo familiare dovrebbe essere una specificità legata al reddito. L'Isee 2024, che farò a gennaio, si riferisce al reddito che risulta dalla mia certificazione unica 2023 (quindi redditi 2022). A gennaio il mio nucleo sarà di due adulti e un bambino di tre anni compiuti a ottobre 2023. Nel momento in cui avevo quel reddito risultante sulla certificazione unica 2023, su quel reddito impattava un minore di tre anni. Qual è il valore della scala di equivalenza per me?
Un contribuente è proprietario da alcuni anni di un immobile, in cui ha trasferito la propria residenza a dicembre 2022. Nel 2021 e per buona parte del 2022, invece, la sua residenza era in un immobile locato. In sede di compilazione, nel 2023, della Dsu (dichiarazione sostitutiva unica) ai fini dell'attestazione Isee, questo soggetto deve "spuntare" l'immobile di proprietà come propria residenza o non deve indicare il canone pagato per la locazione né il suddetto immobile?
Dal 1° dicembre 2022 sono cessato dal servizio in banca per accedere alle prestazioni straordinarie del Fondo di solidarietà del credito (Abi). L'assegno straordinario mensile erogato dall'Inps è assoggettato al regime fiscale della tassazione separata mediante l'applicazione dell'aliquota Tfr, ex articolo 19 del Tuir, Dpr 917/1986, e pertanto non fa cumulo con i redditi imponibili Irpef da dichiarare nel modello 730. Si chiede se tale assegno mensile straordinario erogato dall'Inps può essere escluso dal computo dei redditi utili ai fini della dichiarazione Isee, dato il suo particolare regime fiscale. La questione assume particolare rilevanza in relazione al pagamento delle tasse universitarie. Chiedo altresì se tale eventuale esclusione varrebbe anche per l'istituto dell'Isee corrente, che mi consentirebbe di anticiparne gli effetti rispetto ai soliti due anni di ritardo dei redditi indicati nell'Isee ordinario.
Possiedo il 50% di un immobile, classificato come prima casa, in cui risiedo con i miei figli e con mia moglie. Quest'ultima detiene la restante percentuale di proprietà. Per l'acquisto del 50% della casa ho un mutuo, intestato solo a me. Ai fini dell'Isee, come bisogna considerare il residuo importo del mutuo? Al 50 o al 100 per cento? Se va considerato al 50 per cento, la restante quota del 50% bisogna inserirla con riferimento a mia moglie?
A seguito di un trasferimento per motivi di lavoro, ho venduto l'immobile di proprietà e ho spostato la residenza del mio nucleo familiare (costituito da tre persone: padre, madre e figlio di 13 anni) in un nuovo comune, nella residenza dei miei genitori, in attesa di acquistare un'abitazione; la mia famiglia ha infatti la possibilità di abitare temporaneamente con i nonni ed evitare di corrispondere un affitto oneroso, essendo un nucleo monoreddito. Ne sono derivati il cumulo dei redditi ai fini Irpef e l'ampliamento ai fini Isee del nucleo familiare anagrafico, che è stato congiunto ai nonni. In realtà la situazione patrimoniale non è quella prospettata, in particolare dall'Isee, essendo di fatto in presenza di due nuclei distinti e uniti anagraficamente solo per necessità, dovuta alla residenza che non poteva essere lasciata nell'immobile venduto. Esiste qualche caso particolare cui riferirsi per il calcolo Isee o per deroghe al cumulo reddituale che si è generato, e per il quale i nonni non hanno più l'esenzione ai fini sanitari che, invece, prima avevano?
Un professionista percepisce la pensione di invalidità civile e l'indennità di accompagnamento, che non vengono da lui indicate nel modello Redditi Pf. Ai fini della richiesta dell'Isee (indicatore della situazione economica equivalente), queste erogazioni vanno inserite nella dichiarazione sostitutiva unica (Dsu) oppure non vanno riportate, perché esenti dall'Irpef o già note all'Inps?
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