Così l'indennità di malattia oltre il periodo di comporto
Un dipendente ha terminato il periodo di comporto per malattia a fine dicembre 2024. Allo stato attuale, il datore di lavoro, pur avendone la facoltà, non intende procedere al licenziamento, né il dipendente manifesta la volontà di chiedere un periodo di aspettativa non retribuita (possibilità prevista dal Ccnl Federcasa, applicato nel caso del lavoratore). Ciononostante, il dipendente continua a produrre certificazioni di malattia anche nel 2025. In tale contesto, si desidera sapere se, per effetto del protrarsi dello stato di malattia, il dipendente abbia comunque diritto per il 2025 all'indennità di malattia a carico dell'Inps entro il limite massimo di 180 giorni complessivi, fermo restando che il datore di lavoro non è tenuto ad alcuna integrazione salariale, in quanto il Ccnl applicato prevede che l’azienda corrisponda la retribuzione intera al lavoratore fino a un massimo di 12 mesi (limite che è stato, appunto, superato a fine dicembre 2024).
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