La prosecuzione dell'attività dopo l'«anticipata ordinaria»
Sono un dirigente industriale con contratto a tempo indeterminato, dipendente di un'impresa privata. Ad aprile 2026 raggiungerò un’anzianità contributiva di 42 anni e 10 mesi e una età anagrafica di 64 anni. Intendo fare domanda di pensione, al fine di percepire la stessa subito dopo la finestra di tre mesi a oggi stabilita. Qualora il mio datore di lavoro fosse d’accordo, intendo, subito dopo il pensionamento, continuare a lavorare per alcuni anni a tempo pieno quale dipendente e - al contempo - percepire la pensione. Chiedo conferma circa la possibilità di cumulare pienamente il trattamento pensionistico con il reddito di lavoro dipendente. Chiedo altresì conferma del fatto che, nel mio caso, trattandosi di pensione anticipata ordinaria, non si rende applicabile il limite dell’assegno pensionistico di quattro volte il trattamento minimo fino al raggiungimento del requisito anagrafico per la pensione di vecchiaia. Infine, nel caso in cui optassi per un lavoro autonomo, potrei percepire un compenso superiore a cinquemila euro annui, fino al raggiungimento del requisito anagrafico di 67 anni?
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