Agevolazioni fiscali

    Tax credit 4.0, i documenti che possono sostituire il Durc

    Con riferimento alla disciplina del credito d’imposta per investimenti in beni strumentali 4.0, introdotta dalle leggi di Bilancio per il 2020 (n. 160/2019) e il 2021 (n. 178/2020), la circolare 9/E/2021, al punto 5.1.2, ha precisato che «il contribuente è legittimato alla fruizione del credito d’imposta qualora, alla data di utilizzo in compensazione, abbia correttamente adempiuto agli obblighi di versamento dei contributi previdenziali e assistenziali a favore dei lavoratori. Al riguardo, si ritiene che la disponibilità del Durc in corso di validità al momento della fruizione del credito d’imposta costituisca prova del corretto adempimento degli obblighi contributivi e previdenziali richiesti dalla norma. È necessario che il predetto documento risulti in corso di validità all’atto di ciascun utilizzo in compensazione». Alla luce di tale disposizione, si chiede se, ai fini della fruizione del credito d’imposta, sia necessario possedere il Durc in corso di validità alla data di ciascun utilizzo in compensazione, oppure se sia sufficiente avere un’altra documentazione equipollente, idonea a provare la regolarità contributiva (per esempio, dichiarazioni sostitutive della società, quietanze F24, Uniemens).

    • Quesito con risposta a cura di

      Micaela Marini

      Professionista

      Procedi con la lettura del Quesito

      La lettura di Quesiti, anche nella modalità Free, è riservata agli iscritti al servizio dell'esperto risponde. Registrati per consultare questo contenuto.

      Oppure

      SCEGLI TRA LE NOVE AREE TEMATICHE O L'INTERO ARCHIVIO

      CON L'ABBONAMENTO POTRAI:

      • chiedere una conferma della validità della risposta alla luce delle eventuali modifiche intervenute;
      • consultare le versioni precedenti delle risposte;
      • salvare i tuoi preferiti;
      • accedere allo storico dei tuoi quesiti nell'area personale e consigliare le risposte.
      1 mese a49,00
      Abbonati