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276 quesiti trovati
Successioni e donazioni
La coniuge del figlio premorto ha diritti nella successione ereditaria, senza testamento, della suocera? La quota spettante al figlio della suocera, premorto, accresce la quota dei fratelli superstiti, ossia degli altri figli della suocera, se il figlio premorto non ha figli?
Mia moglie, farmacista, ha venduto un anno fa la sua farmacia; nell'inventario - erroneamente - non è stato inserito un debito con una società, la quale ha inviato a mia moglie, tramite posta elettronica certificata, la richiesta di rimborso. Nel frattempo mia moglie è deceduta. A chi spetta fare fronte alla richiesta di pagamento della fattura emessa a nome della defunta? Alla nuova società di farmacisti acquirenti oppure a me, suo erede, non farmacista ed estraneo alla conduzione dell'azienda venduta, che non ho ricevuto dai creditori alcuna richiesta?
Due fratelli, comproprietari di alcuni terreni a loro pervenuti per successione, stipulano con il Comune un contratto di permuta. Con la permuta i fratelli cedono e trasferiscono tali terreni al Comune, il quale, a sua volta, cede e trasferisce alcuni terreni di sua proprietà a un fratello e altri all'altro fratello. Nella permuta non è previsto alcun conguaglio, in quanto è esplicitamente dichiarato che «le parti convengono che la permuta viene fatta alla pari, senza conguaglio di denaro fra le stesse». Entrambi i fratelli sono sposati in regime di comunione dei beni, ma le loro mogli non intervengono all’atto, e nell'atto stesso nulla si dichiara riguardo al regime dei beni trasferiti. Uno dei due fratelli muore e si apre la sua successione. I terreni acquisiti con la permuta vanno inseriti in successione per l'intero - in quanto beni personali del defunto - oppure rientrano nel regime della comunione legale dei beni con il coniuge e, quindi, vanno inseriti in successione per la quota del 50 per cento?
Due coniugi, senza figli, depositano dal notaio un testamento nel quale si nominano reciprocamente unici eredi. Il marito muore e la moglie procede alla successione. Se quest'ultima dovesse venire a mancare, senza altre disposizioni testamentarie, e, dunque, senza avere modificato l'unico testamento ancora depositato, chi beneficerà della sua eredità? Gli eredi del defunto marito o i suoi?
È venuta a mancare mia nonna, vedova, che aveva due figli (mio zio e mia mamma, entrambi già defunti). Oltre a me, risultano in vita mio fratello, le mie due cugine (figlie di mio zio), mio padre (vedovo di mia madre), mia zia (vedova di mio zio) e la sorella di mia nonna (non so se quest’ultima sia sposata e abbia figli o altri parenti). A chi spetta l’eredità nel caso in cui, come presumo, la nonna non abbia fatto testamento? E se, invece, lo avesse fatto, noi nipoti avremmo comunque diritto alla quota legittima?
Lo scorso gennaio è deceduta mia madre - vedova e senza altri figli - che ha lasciato per testamento solo a me il 50% della unica casa di abitazione, dove per il rimanente 50% era usufruttuaria e io ero per questo 50% nuda proprietaria. Entro 30 giorni dalla data del decesso occorreva presentare la domanda di voltura per l'unificazione dell'usufrutto alla nuda proprietà e successivamente, entro un anno dal decesso, la dichiarazione di successionne per il restante 50% di cui mia madre aveva la piena proprietà, oppure presentare prima la dichiarazione di successione e successivamente la domanda di unificazione dell'usufrutto alla nuda proprietà?
La zia di mio padre, vedova e senza figli, è deceduta lo scorso luglio e ha lasciato un testamento olografo, nel quale, tra gli altri eredi dei suoi beni, ha chiamato anche mio padre, che però era deceduto prima di lei. In questo caso posso subentrare a mio padre per rappresentazione, oppure la quota di mio padre va a incrementare le quote degli altri eredi chiamati nel testamento?
Nel caso di successione di un fondo rustico con immobili accatastati nel catasto urbano in D/10 e A/3, è possibile attribuirvi un valore uguale a zero asserendo che essi devono essere riconosciuti rurali in base all'articolo 3, Dl 557/1993, in quanto il fondo è affittato a imprenditori agricoli?
Sono titolare di un c/c e dossier titoli entrambi cointestati con mia moglie. In caso di decesso di uno dei cointestatari, i titoli possono essere "trasferiti" all'erede titolare di un dossier titoli presso altro istituto di credito o debbono essere negoziati, come qualcuno sostiene?
Un soggetto, coniugato e in regime di comunione dei beni, era comproprietario, insieme con la madre e i fratelli, di fabbricati e terreni ricevuti in eredità. Egli aveva chiesto di uscire dalla comunione ereditaria e gli altri comproprietari, aderendo alla richiesta, avevano liquidato la sua quota, attribuendogli un fabbricato e alcuni terreni. Il valore di questi beni era, però, superiore al valore della quota che gli spetta, per cui tale soggetto aveva dovuto pagare un conguaglio. Successivamente, egli è morto e si è aperta la sua successione. Il fabbricato e i terreni a lui assegnati a suo tempo vanno inseriti in successione per l’intero, in quanto suoi beni personali, oppure ricadono nel regime della comunione legale dei beni con il coniuge, e quindi vanno inseriti in successione per la quota di un mezzo? La situazione sarebbe diversa se non si fosse pagato alcun conguaglio?
Un soggetto (A) ha lasciato in eredità pro indiviso ai figli (B, C, D ed E) cinque terreni agricoli, già dati in affitto a un mezzadro. Il contratto di mezzadria è poi stato risolto dagli eredi alcuni anni fa. Successivamente, il soggetto C è deceduto, lasciando in eredità le proprie quote indivise ai figli (nipoti di B, D ed E). Se i figli di C volessero vendere, ai propri zii o a uno solo di essi, le quote indivise dei terreni ereditati, esisterebbe il diritto di prelazione, da parte del confinante (coltivatore diretto e/o imprenditore agricolo professionale, Iap) con uno solo dei terreni oggetto di vendita per quota indivisa? La prelazione ereditaria, legata alla successione del soggetto A, si trasferisce anche agli eredi del soggetto C deceduto? Se sì, ha prevalenza la prelazione ereditaria o quella del coltivatore diretto e/o Iap confinante?
Si è aperta, oltre un anno fa, la successione in seguito alla morte di mia suocera. Unici eredi, anche in base alle volontà espresse dalla defunta nel testamento olografo, sono mia mia moglie e suo fratello, il quale è sotto la tutela di un'amministratrice di sostegno. Non è ancora possibile accedere all'eredità, perché l'amministratrice non ha mai risposto alle richieste di contatto inviate da mia moglie, e anche dal notaio. Nel frattempo mia moglie si è accollata tutte le spese e le imposte per la successione, il Catasto ormai è aggiornato, sono disponibili le autorizzazioni alle banche per la ripartizione dei conti correnti e dei titoli. Com'è possibile uscire da questa situazione?
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