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Così cessa l'attività la società in contabilità semplificata

Una società in contabilità semplificata ha in corso l'affitto d'azienda e l'affitto di tutti gli immobili. Dato che vuole assegnare o cedere in maniera agevolata questi ultimi, può procedere a chiudere l'affitto d'azienda, cedere le attrezzature obsolete e assegnare gli immobili entro il 30 settembre 2026 per poi cessare l'attività? Ha l'obbligo di ricostruire il bilancio e di avere capienza delle riserve?

Se la decadenza dal Cpb riguarda la Sas trasformata in corso d'anno

Una Srl ha aderito al Cpb (concordato preventivo biennale) per il biennio 2024-2025. Nel dicembre 2024 ha deliberato la trasformazione in una Sas che è stata iscritta nel registro imprese il 7 gennaio 2025. Pertanto nel 2025 avremo due periodi di imposta, uno che va dal primo al 6 gennaio, per il quale predisporre il modello Redditi Sc, l'altro dal 7 gennaio al 31 dicembre, per il quale predisporre il modello Redditi Sp. L'agenzia delle Entrate ha chiarito che il Cpb non cessa e quindi il reddito concordato va proporzionalmente suddiviso tra i due periodi. Tuttavia a novembre 2025 viene ampliata la compagine societaria e tale evento è da considerarsi una causa di cessazione del Cpb. Tale causa però è relativa soltanto al Cpb della seconda frazione, quella relativa alla società di persone, oppure coinvolge l'intero 2025, e quindi anche il reddito dei sei giorni della Srl?

Il credito 4.0 non concorrere alla riduzione delle perdite riportabili

Nell’ambito dei controlli sulle perdite fiscali ex articolo 84 del Tuir (Dpr 917/1986), i contributi Covid-19 sono considerati proventi esenti, con conseguente riduzione della perdita riportabile. Vorrei sapere se analogo principio possa applicarsi anche ai crediti d’imposta “Industria 4.0”. In particolare, la Corte di giustizia tributaria di Trento (sentenza 492/1/24) ha ritenuto che anche i crediti d’imposta previsti da leggi speciali, come il credito Ricerca e Sviluppo, possano rientrare tra i proventi esenti ex articolo 84, comma 1, terzo periodo del Tuir. Si chiede pertanto se, in assenza di un’espressa esclusione normativa, anche i crediti d’imposta “Industria 4.0”, detassati ai fini Ires e Irap, debbano comportare la riduzione della perdita fiscale riportabile.

La plusvalenza per l'immobile assegnato senza agevolazione

Il 5 dicembre 2024, una Srl ha assegnato in via ordinaria un immobile ai due soci, senza avvalersi dell'assegnazione agevolata, in quanto, a tale data, ciò non era possibile. La Srl ha dichiarato la plusvalenza di 200mila euro, calcolata come differenza tra valore normale dell'immobile, pari a 350mila euro, e costo fiscalmente riconosciuto, pari a 150mila euro. La società non ha compilato il quadro RQ del modello Redditi Sc, in quanto l'assegnazione non è agevolata. L’esperto concorda?

La vendita dell'immobile strumentale non «dedotto»

Un'impresa ha acquistato un immobile strumentale, determinandone il valore fiscale con riferimento al terreno e, quindi, senza la successiva deduzione delle quote di ammortamento. Si chiede se, al momento della vendita dell'immobile, per determinare la plusvalenza derivante dal corrispettivo percepito, si devono considerare il residuo da ammortizzare e il valore del terreno. La vendita è soggetta a Iva, o è possibile applicare il regime di esenzione?

Cooperative sociali, 2024 ancora con obbligo di Isa

Le cooperative sociali, in qualità di imprese sociali di diritto, devono compilare gli Isa (indici sintetici di affidabilità), o fruiscono della causa d'esclusione "10 - imprese sociali", di cui al Dl 112/2017? È possibile utilizzare tale causa già nei redditi dell'anno d'imposta 2024, considerato che l'esclusione era subordinata al positivo perfezionamento del procedimento di autorizzazione della Commissione europea, che avrà efficacia a decorrere dal 1° gennaio 2026?

Così scomputa le ritenute l'impresa individuale semplificata

Si chiede se nel caso di impresa individuale in contabilità semplificata con opzione ex articolo 18, comma 5, Dpr 600/1973 le ritenute d'acconto eventualmente subite debbano essere scomputate in base al principio di cassa (e certificate dai committenti nella Certificazione unica) o in base alle fatture contabilizzate (senza tener conto della movimentazione finanziaria).

Così l'ammortamento di lavori accessori sul bene in leasing

Una Srl ha acquistato un macchinario in leasing del valore di 800mila euro. Il leasing ha una durata di 48 mesi, dal 1° giugno 2025 al 31 maggio 2029. Al fine di installare il macchinario, la società ha sostenuto spese accessorie per la realizzazione di un basamento, pari a 70mila euro circa, e per l'utilizzo di gru e bracci aggiuntivi, con una ulteriore spesa di 50mila euro. Si chiede come ammortizzare le spese accessorie di 120mila euro e, in particolare, se è corretto ammortizzarle in 48 mesi, sulla base della durata del leasing. Si precisa che l'immobile è condotto in locazione.

Gli interessi indicizzati del leasing immobiliare

Una società di persone, in contabilità semplificata, con opzione sul registrato, ha stipulato un contratto di leasing immobiliare. Il maxicanone è stato considerato per competenza e, quindi, riscontato per la durata del leasing. Le indicizzazioni negative di interessi, che vengono addebitate con fattura trimestrale, vanno considerate costo, con la registrazione della fattura, oppure entrano a far parte del costo complessivo del leasing, da spalmare per competenza?

Le eccedenze Ace incidono sull'imponibile concordato

La base imponibile di un contribuente, che ha aderito al concordato preventivo biennale (Cpb) 2024-2025, è pari alla soglia minima di 2.000 euro; tuttavia, sono presenti eccedenze Ace (aiuto alla crescita economica) dell'anno precedente. Queste eccedenze rilevano come deduzione dal reddito minimo?

Diritto di superficie: ricavo tassato anno per anno

Il primo gennaio 2025, Alfa Srl, che ha redatto il bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2024 secondo le norme del Codice civile (essendo diversa da una micro-impresa), ha concesso un diritto di superficie su un terreno per una durata pari a 30 anni, per un canone complessivo di 100mila euro, a favore di Beta Srl, anch’essa soggetto “Oic adopter”, diversa da una micro-impresa. Il corrispettivo in capo ad Alfa, registrato e incassato interamente nell'esercizio 2025, dev'essere imputato e tassato anche negli esercizi successivi, per competenza, mediante risconti?

I tempi di esercizio mutati non intaccano il Cpb

Una Srl ha aderito, per i periodi d’imposta 2024 e 2025, al concordato preventivo. A maggio 2025, si è deliberata la modifica della chiusura dell'esercizio al 30 giugno di ogni anno e, pertanto, l'esercizio 2025 avrà una durata di sei mesi, e quello successivo sarà di 12 mesi, dal 1° luglio 2025 al 30 giugno 2026. Come ci si deve comportare con riferimento al concordato preventivo?