Compensi sportivi, i limiti per non influire sul «carico»
Si chiede se, a seguito della riforma del lavoro sportivo a opera del Dlgs 36/2021, il marito, titolare di partita Iva in regime forfettario, che percepisce compensi annui da un'associazione sportiva dilettantistica (Asd), come lavoratore sportivo, per un importo non superiore a 15mila euro, e, allo stesso tempo, è titolare di redditi da fabbricati inferiori a 2.840,51 euro, può essere considerato a carico della moglie. La coniuge può scaricare le cure odontoiatriche del marito? In caso affermativo, è corretto intestare le fatture alla moglie e, nella descrizione, inserire la dicitura «per prestazioni mediche effettuate nei confronti del coniuge a carico»?
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