I 20 anni per la «vecchiaia» e il riscatto della laurea
La mia compagna, che è nata nel 1965 e ha lavorato come dipendente (in maniera non continuativa) dal 1989 al 2020, maturando 15 anni di contributi, da un anno svolge attività come lavoratrice autonoma artigiana. La sua volontà sarebbe quella di raggiungere quanto prima il limite dei 20 anni di contributi, per poter poi ricevere, attraverso il cumulo, la pensione di vecchiaia. È possibile e conveniente riscattare ora quattro anni di laurea (periodo 1985-1989) come artigiana, cosa che dovrebbe essere meno onerosa di un riscatto nel regime ordinario? In tal caso, la mia compagna manterrebbe il calcolo con il sistema "misto"?
Quesito con risposta a cura di
Aldo Forte
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