I paletti alle detrazioni per unità accatastate F/3
Ho acquistato un appartamento accatastato in categoria F/3, incluso in un condominio di appartamenti accatastati in categoria A/2. Ad agosto 2022, ho chiesto la Cila (comunicazione inizio lavori asseverata), ex articolo 6-bis del Dpr 380/2001 (Tue, Testo unico dell’edilizia), per interventi subordinati a tale comunicazione. Con l’interpello 241 del 13 aprile 2021 - in cui sono citate la circolare 11 maggio 1998 n. 121, dove, al paragrafo 4, si puntualizza che «danno diritto alla detrazione gli interventi di recupero del patrimonio edilizio esistente», e la circolare 19/E/2020, che richiama la circolare 36/E/2007, dove, al paragrafo 2, è ribadito che «in tale contesto normativo si ritiene che la prova della esistenza dell’edificio sia fornita dall’iscrizione dello stesso in catasto» - l'agenzia delle Entrate conferma che le “categorie fittizie” F/2, F/3 e F/4 sono da considerare edifici esistenti e, di conseguenza, accoglie le richieste dell’istante. Con la circolare 23/E/2022 l’Agenzia estende il beneficio del superbonus 110% anche alla categoria catastale F/3. Pertanto, è possibile dedurre che la detrazione al 50% sia riconosciuta per interventi di ristrutturazione anche su immobili accatastati come F3, con destinazione finale nella categoria catastale A/2?
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