Il committente ha diritto alla copia del visto di conformità
Un condominio ha stipulato col general contractor (Gc) un contratto di appalto per l’efficientamento energetico dell'edificio con il superbonus. Nel contratto è specificato che «il committente delega l’appaltatore alla scelta dell’asseveratore fiscale per il visto di conformità, nominato nella società (...) per consentire di poter svolgere l’iter necessario alla pratica di monetizzazione del credito fiscale». Oggi il fine lavori è stato dato e il cantiere è chiuso. Il condominio ha chiesto al Gc di avere copia dei documenti tra cui il visto di conformità. Il Gc dice che la società (...) non rilascia un esplicito visto di conformità. È un comportamento corretto? Il Gc dice che la società (...), in luogo di un esplicito e “cartaceo” visto di conformità, “spunta” una casella all’interno di un documento che invia all’agenzia dell'Entrate, con la quale attesta l’esistenza dei requisiti e del credito maturato. Risponde al vero che imprese come la società asseveratrice (...) non rilasciano un esplicito visto di conformità ma questo è implicito nell’attestazione e nell’invio all’agenzia delle Entrate?
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