Il «rischio interferenze» è gestito tramite i Duvri
Se un cantiere edile, all'interno di un'attività produttiva aziendale, rischia di interferire con le lavorazioni aziendali proprie del committente, o con quelle di eventuali ditte esterne rispetto al cantiere (per esempio, una ditta di manutenzioni che deve eseguire lavori di cablaggio di una macchina), quale documento è più idoneo per la gestione delle interferenze? In base all'articolo 298, recante «Principio di specialità», e all'articolo 97, recante «Obblighi del datore di lavoro dell'impresa affidataria», del Dlgs 81/2008, è corretto ritenere che il Psc (piano di sicurezza e coordinamento) debba integrare tutte le misure di sicurezza, considerando potenziali interferenze anche di ditte esterne rispetto al cantiere? A mio parere il Psc deve considerare solamente le possibili interferenze rispetto al proprio cantiere e non (in astratto) anche tutte le interferenze che non hanno attinenza con il cantiere.
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