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81 quesiti trovati
Previdenza e pensioni
Io e mia moglie siamo in comunione dei beni; io percepisco una pensione lorda di circa 32.000 euro. Abbiamo solo la prima casa e una utilitaria. Mia moglie è stata licenziata per giusta causa e ha già percepito tutto l'assegno di disoccupazione. Avendo già maturato 34 anni come lavoratrice dipendente, con 63 anni e 5 mesi di età anagrafica, può avere diritto all'Ape sociale? Oppure, essendo in comunione dei beni, a causa del mio reddito rischia di non beneficiare dell'indennità?
Sono attualmente disoccupata (e iscritta al Centro per l'impiego), ho 30 anni di contributi misti, come lavoratrice dipendente e autonoma, e ho chiuso la partita Iva nel 2021. Poiché assisto mio padre, che ha 91 anni ed è invalido al 100 per cento, potrò - a maggio 2025, quando compeirò 63 anni e cinque mesi - fruire dell'Ape sociale?
Mio marito, che può essere considerato un caregiver (in quanto assiste un familiare), ha compiuto 63 anni a ottobre 2024 e ha versato contributi per quasi 32 anni, come lavoratore autonomo, alla gestione Inps. Vorrei conoscere le tempistiche per la presentazione della domanda per l'Ape (anticipo pensionistico) sociale.
Si chiede se l'Inps, al fine della concessione del trattamento "Ape sociale", considera valida la sola contribuzione accreditata per la pensione anticipata (requisito contributivo legato all'età), oppure anche la contribuzione versata per la pensione di vecchiaia (requisito contributivo alternativo all'età).
Sono un dipendente con percentuale di invalidità del 75 per cento, e percepisco anche l'assegno Inps. Lavoro in part time per ragioni di salute. Non è escluso che - come già accaduto in passato, mediante accordi individuali - l'azienda proponga, a ciascun lavoratore a cui mancano non più di cinque anni per raggiungere l'età pensionabile, il maxi-scivolo, impegnandosi a versare i contributi fino all'età della pensione. A me mancano solo tre anni e vorrei sapere se, in caso di mia adesione all'eventuale proposta di scivolo, l'azienda verserebbero solo i contributi o anche la retribuzione, magari in forma ridotta. Inoltre, nella situazione ipotizzata, manterrei l'assegno Inps?
Ho finito la disoccupazione e ho inoltrato la domanda di Ape sociale. Percepisco redditi da affitto di azienda (preciso che è l'unica azienda, e quindi mi sono cancellato dal Registro delle imprese e la partita Iva è sospesa). Tali redditi sono compatibili con l'Ape sociale?
Sto percependo l'Ape sociale dal 1° luglio 2022 (quando avevo 63 anni di età, 35 anni di contributi e una invalidità superiore al 74 per cento). Dal 1° luglio 2026 dovrei percepire la pensione lavorativa, in quanto compirò 67 anni. Da marzo 2024 la mia invalidità è del 100 per cento, comportante inabilità totale al lavoro, con handicap grave (legge 104/1992, articolo 3, comma 3). Posso chiedere l'anticipo di pensione lavorativa? Se sì, potrei chiedere il massimo raggiungibile (40 anni di contributi), date le mie condizioni?
La legge 213/2023, di Bilancio per il 2024, ha prorogato l'Ape (anticipo pensionistico) sociale facendo divieto, rispetto alle istanze presentate nel 2023, di svolgere qualsivoglia attività da lavoro dipendente. Si chiede se tale divieto è imposto anche a coloro i quali sono divenuti titolari del suddetto trattamento pensionistico nel 2023, quando il limite reddituale da lavoro era pari a ottomila euro. Si chiede inoltre se, nel caso in cui il richiedente l'Ape stia lavorando nell'attesa della definizione della domanda da parte dell'Inps, ciò sia causa di reiezione della domanda stessa da parte dell'istituto.
Un titolare di Ape sociale, con beneficio certificato nel 2024, può percepire una indennità per cariche elettive come assessore comunale? L’articolo 82, comma 3, del Dlgs 267/2000 (Tuel, Testo unico degli enti locali) stabilisce che, ai soli fini dell'applicazione delle norme relative al divieto di cumulo tra pensione e redditi, le indennità di cui ai commi 1 e 2 (che sono le indennità per cariche elettive negli enti locali) non sono assimilabili ai redditi da lavoro di qualsiasi natura, ammettendo così la possibilità di cumulare una indennità elettiva con una delle tante forme di pensione anticipata che ponevano vincoli di cumulabilità con altri redditi. Quanto sopra sembrerebbe ribadito anche nella deliberazione della Corte dei conti 88/2021/par del Lazio. Il dubbio, però, sorge dal fatto che l’Ape sociale è da intendere come una indennità, e non come una pensione.
Ho 63 anni e mezzo e, a partire dal 1° aprile 2024, ho esaurito l'indennità di disoccupazione Naspi (nuova assicurazione sociale per l'impiego). Ho versato contributi sia come lavoratore dipendente (tra cui quelli relativi a 90 mesi in qualità di lavoratore marittimo discontinuo) che come autonomo nella gestione separata. Chiedo se è vero che i contributi versati per lavoro marittimo, in presenza di domanda per l'Ape sociale 2024, non godono del prolungamento ex legge 413/1984.
Considerato che la legge di Bilancio per il 2024, ha elevato requisito anagrafico per accedere all'Ape sociale, un soggetto disoccupato da lungo tempo e che compirà i 63 anni il 19 novembre 2024, potrà o non potrà accedere a tale anticipo pensionistico?
Devo inoltrare domanda di Ape sociale e ho già ricevuto la certificazione dei requisiti. Nel modulo Inps di richiesta, alla sezione «Redditi», si chiede di dichiarare i redditi per tutti i soggetti, ma non mi è chiaro a cosa ci si riferisca, visto che il mio unico reddito, non soggetto a Irpef, è stato il Reddito di cittadinanza (Rdc) da giugno 2022 a novembre 2023, oltre alla casa di appartenenza.
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