Previdenza e pensioni

    La Spa fallita e l'Ad che rinuncia ai compensi

    Sono stato Ad (amministratore delegato) di una Spa messa in liquidazione, che ha presentato domanda di concordato preventivo, dichiarato aperto dal Tribunale nel 2009, con successiva nomina del giudice e dei commissari giudiziali. L'anno successivo, il concordato non è stato omologato e la società è fallita. Ho svolto l'attività in modo continuativo per un anno, aiutando a trovare soluzioni a una complessa situazione, facendo trattative sindacali e comunque lavorando sempre nell'interesse della massa dei creditori. L'attività ha avuto continuità per un contratto di affitto d'azienda stipulato con un altro imprenditore. Mi sono iscritto al passivo fallimentare e il giudice, nel progetto di stato passivo, scrive che il credito è provato dalla documentazione prodotta e trova riscontro nella contabilità della ditta fallita. Successivamente ho fatto istanza al giudice per il ritiro della mia domanda di insinuazione al passivo, rinunciando al compenso. È possibile fare domanda di riscatto dei contributi, per le attività svolte come liquidatore nel periodo indicato?