Regole locali sulle modalità delle interrogazioni consiliari
Nello statuto di un Comune è previsto che le interrogazioni possono essere presentate in consiglio e al protocollo, che verrà data risposta scritta entro 30 giorni e che, se richiesto, essa viene letta nel corso del primo consiglio comunale successivo. Il regolamento per il funzionamento del consiglio comunale stabilisce che l'interrogazione «va acquisita al verbale della seduta in cui è stata annunciata o presentata direttamente al protocollo dell’Ente». Le risposte alle interrogazioni vengono date dal sindaco all'inizio della seduta successiva a quella di presentazione. L'assenza dell'interrogante comporta in ogni caso la dichiarazione, da parte del sindaco, di decadenza dell'interrogazione. Tutto ciò premesso, l'interrogante ha diritto di illustrare al consiglio l'interrogazione, nel caso in cui fosse stata presentata al consiglio in alternativa al protocollo? L'interrogante, se l'interrogazione fosse stata presentata al protocollo, ha diritto di leggerla in consiglio prima della risposta del sindaco? Se l'interrogante fosse ricoverato in ospedale e gli fosse, quindi, impossibile presenziare al consiglio, egli potrebbe chiedere, previa richiesta scritta al sindaco, che l'interrogazione sia spostata alla seduta successiva del consiglio comunale?
Quesito con risposta a cura di
Umberto Fantigrossi
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