Riscatto di laurea retributivo e incremento della pensione
Un soggetto ha lavorato per anni nel settore privato, arrivando a conseguire un certo reddito, dopodiché è diventato dipendente pubblico, con reddito all'incirca dimezzato e destinato verosimilmente a variare poco fino all'età della pensione. Fa richiesta di riscatto degli anni di laurea compresi tra il 1992 e il 1995, con calcolo ordinario, gestione dei dipendenti privati; l'onere è dunque rilevante e pari a diverse decine di migliaia di euro. Il beneficio pensionistico che ne conseguirà, che sarà su base retributiva e non contributiva, è comunque già prefissato e calcolabile (basato sull'ultimo reddito da dipendente privato percepito), oppure potrà essere determinato con esattezza solo al momento del pensionamento, facendo riferimento ai redditi (più bassi) percepiti negli ultimi anni precedenti la pensione? Sembra di capire che, a fronte di un esborso di un certo importo, è già noto che la pensione aumenterà annualmente di un sedicesimo circa di tale esborso, a prescindere dall'andamento dei redditi da lavoro da oggi in poi; si chiede se tale interpretazione è corretta.
Quesito con risposta a cura di
Antonello Orlando
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