Redditi d'impresa

    Se l'allevatore dei bovini ha pure una macelleria aziendale

    Una ditta individuale agricola esercita l’attività di allevamento di bovini e suini e svolge, contestualmente, l’attività connessa di macelleria agricola aziendale, nella quale viene trasformata e venduta la maggior parte dei bovini e suini dei propri allevamenti. Lo spostamento fiscale tra le due attività avviene tramite autofatture, per passaggi interni, fatti salvi alcuni capi, che vengono venduti vivi a terzi. Con l’attività connessa della macelleria, pertanto, avvengono la lavorazione, la manipolazione e trasformazione delle carni bovine e suine, e la ditta vende al dettaglio il prodotto finale (carne fresca e salumi); vi è totale dipendenza dell'attività di macelleria rispetto a quella di allevamento, su cui si regge. La ditta individuale, fiscalmente, tiene le contabilità separate e, pertanto, sulla medesima partita Iva sono attivi più codici Ateco, tra cui il codice 01.41.00, relativo all’allevamento, e qualificato in visura camerale di importanza primaria, e il codice 47.22.00, relativo al commercio al dettaglio di carne e di prodotti a base di carne, di importanza secondaria. La ditta individuale ha partecipato al bando 2 “Parco Agrisolare”, volendo installare dei pannelli solari in azienda, ed è stato emesso decreto di ammissione favorevole, sulla base dell’autodichiarazione sostitutiva dell’atto notorio, firmata dal richiedente imprenditore agricolo, con codice Ateco prevalente 01.41.00. Nelle more, il Gse (Gestore dei servizi energetici), soggetto attuatore, ha aperto, tramite “alert” a campione inviato alla Guardia di finanza, una verifica sull’attività prevalente della ditta. In base alla verifica, è stato osservato che, dalle dichiarazioni Iva, risulta un maggiore “volume d’affari”, pari a 90mila euro, per il codice Ateco di vendita e trasformazione carni (47.22.00), rispetto al “volume d’affari”, pari a 60mila euro, relativo all’allevamento (01.41.00); ne è seguita una proposta al Gse di “revoca del finanziamento”, a tutela della spesa pubblica. Qual è il criterio da adottare per determinare l'attività della ditta individuale da dichiarare prevalente, tra allevamento e macelleria? È corretto utilizzare il solo risultato del “volume di affari” annuale, come prospettato in sede di verifica?

    • Quesito con risposta a cura di

      Corrado Scalabrini

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