Se le quote di una società sono concesse in usufrutto
Una Srl è costituita da tre soci lavoratori: il socio A e il socio B detengono, ciascuno, il 40% delle quote e il socio C detiene il restante 20 per cento. Il socio A costituisce in usufrutto le proprie quote a favore del coniuge, estraneo alla Srl, e, quindi, con diritto alla percezione degli utili, conservando la nuda proprietà e il diritto di voto in assemblea. La società chiude con un utile fiscale di 100mila euro e l'anno successivo distribuisce dividendi per 80mila euro. Per la dichiarazione dei redditi dei soci, il socio A compila il quadro RR solo per la parte relativa al minimale Inps e ai relativi contributi fissi; i soci B e C compilano i loro quadri RR anche per la parte eccedente i minimali Inps. Inoltre, l'usufruttuario del socio A, al momento della distribuzione dei dividendi, sarà soggetto all'imposta sostitutiva del 26% su 32mila euro, e non presenterà la dichiarazione dei redditi. È corretto questo orientamento?
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