Stp, la rilevazione contabile dei contributi alla «Cassa»
Una Stp (società tra professionisti) - che, per semplicità, si suppone composta di soli soci dottori commercialisti - deve applicare, sulle fatture emesse verso la clientela, il contributo integrativo del 4 per cento, previsto dalla Cassa nazionale di previdenza e assistenza dei dottori commercialisti (Cnpadc). Questo contributo, poi, dovrà essere versato alla Cassa da ciascun socio in ragione della propria quota di partecipazione alla società. Dato che la società è solamente un soggetto terzo, che riscuote il contributo per conto del socio, sul quale grava effettivamente l'adempimento contributivo, la somma riscossa dalla società stessa sulle parcelle emesse può essere contabilizzata quale debito verso i soci, e a questi corrisposta, senza che la corresponsione costituisca un elemento reddituale, soggetto a fattura o a distribuzione di dividendi?
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