Una collaborazione «ulteriore» che mette a rischio il forfait
Sono un fisioterapista in regime forfettario e, tra i miei clienti, c'è anche una clinica privata, la quale mi ha proposto un'attività di ricerca che esula dalla mia attività professionale. Il compenso lordo sarebbe inferiore a 30mila euro. Vorrei sapere se il suddetto rapporto di collaborazione, svolto per il medesimo soggetto cui emetto fatture, implica una causa ostativa alla mia permanenza nel regime forfettario. In caso affermativo, sarebbe opportuno emettere fattura anche per il nuovo rapporto, comunicando un codice Ateco secondario?
Quesito con risposta a cura di
Paolo Meneghetti
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