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Terzo settore

Ssd, esente Irpef fino a 15mila € solamente il lavoro «sportivo»

Una società sportiva dilettantistica (Ssd) ha in forza dei lavoratori subordinati, che non hanno optato per il versamento dei contributi al nuovo Fondo lavoratori sportivi. Si chiede se l'esenzione Irpef fino ai 15.000 euro, sancita dall’articolo, 36 comma 6, del Dlgs 36/2021, è applicabile: 1) al lavoratore subordinato sportivo (istruttore); 2) al lavoratore subordinato con mansioni amministrative (receptionist, svolgimento pratiche amministrative); 3) al lavoratore subordinato che svolge attività sia di istruttore sia di coordinamento istruttori, organizzazione corsi, attività di marketing.

Terzo settore

Gli enti del terzo settore e le novità in tema di Iva dal 2026

Un ente terzo settore è iscritto al Runts, con opzione manifestata per il regime della legge 398/1991, e riceve corrispettivi da associati e non associati per la partecipazione a corsi di approfondimento o workshop organizzati dall'ente, con l'ausilio di professionisti esterni, nonché erogazioni liberali in occasione di raccolte fondi online occasionali (reward-crowfunding). Attualmente, dal lato attivo, l'Ets non ricorre a fatturazione elettronica, ma all'emissione di ricevute cartacee, numerate progressivamente, in corrispondenza dell'incasso delle entrate, e versa trimestralmente l'Iva dovuta sui corrispettivi specifici derivanti da attività fruite dai non associati, in base all'articolo 74, comma 6, del Dpr 633/1972. In virtù delle novità Iva che entreranno in vigore dal 1° gennaio 2026, sarà possibile aderire all'esonero da adempimenti Iva, di cui all'articolo 36-bis del Dpr 633/1972, pur in vigenza del regime di cui alla legge 398/1991, per la gestione delle "entrate non commerciali", finora escluse da Iva? In caso negativo, quale dovrebbe essere il comportamento corretto da tenere?