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3185 quesiti trovati
Isee e sussidi
L'assegno unico spetta per un figlio maggiorenne, sotto i 21 anni, che lavora, ha un reddito superiore a ottomila euro ed è iscritto a un corso di laurea?
Previdenza e pensioni
Il mio estratto conto contributivo Inps Ecocert presenta la seguente situazione: - dal 26 novembre 1981 al 31 dicembre 1992, 435 settimane di contributi al Fondo pensione lavoratori dipendenti (di cui 79 settimane contributive per servizio militare, dal 26 novembre 1981 al 1° giugno 1983); - dal 1° gennaio 1993 al 31 dicembre 1995, 156 settimane di contributi al Fondo pensione lavoratori dipendenti; - dal 1° gennaio 1996 al 31 dicembre 2023, 1.454 settimane di contributi al Fondo pensioni lavoratori dipendenti contributivo (montante contributivo pari a 398.942 euro). Premesso che il mio rapporto di lavoro è ancora in essere, e che nel mese di ottobre 2024 compirò 63 anni di età, chiedo all’esperto se potrò accedere al trattamento pensionistico anticipato a norma dell’articolo 24, comma 11, del Dl 201/2011, convertito in legge 214/2011, con riferimento alle modifiche apportate dalla legge 213/2023, di Bilancio per il 2024. In caso di risposta negativa si chiede - con riferimento alla normativa vigente - quali alternative al pensionamento anticipato siano percorribili.
La riforma in base alla quale è prevista la riduzione delle aliquote di rendimento periodo retributivo, per le pensioni degli statali ex Inpdap, riguarda solo l'anno 2024, e quindi è finalizzata a un risparmio su tale anno? Nel 2025, teoricamente, torneranno le vecchie aliquote, contenute nell’allegato A alla legge 965/1965?
Pubblico impiego
Appartengo a una forza di polizia a ordinamento militare. Ho 47 anni e, finora, ho maturato 28 anni di servizio effettivo. Nel caso in cui mi congedassi prima dell’età pensionabile, quando potrò maturare il diritto a ricevere l’assegno previdenziale in proporzione ai contributi versati? A 60 anni? Oppure dovrò attendere i 67 anni?
Mi hanno detto che per percepire l'importo pieno di pensione prevista si deve aver versato contributi per almeno 30 ore lavorative a settimana durante gli anni di lavoro. A tal proposito mi chiedevo, ragionando su un calcolo ipotetico, se una persona per andare in pensione deve lavorare 42 anni e ha fatto 21 anni a tempo pieno (40 ore settimanali) e 21 anni part time (20 ore settimanali) quando sarà il momento della pensione si farà una media ( quindi 30 ore settimanali per 42 anni) o come viene calcolato l'importo?
Una lavoratrice ha inoltrato istanza di rendita vitalizia, ex articolo 13, comma 5, della legge 1338/1962, nel novembre 2022 (per contributi omessi dal datore di lavoro dal 1993 al 2000). L'Inps risponde che la stessa non può essere evasa in forza della sentenza 21302/2017 della Cassazione, che ne osta - a suo dire - la procedibilità. Con risposta motivata l'Inps considera la procedibilità nel caso in cui la rendita in esame poteva essere richiesta entro un decennio (legge 335/1995) e che- in via prudenziale - le domande che sarebbero prescritte sono sospese in attesa di valutazione da parte del ministero del Lavoro. Cosa ne pensa l'esperto?
Ho svolto attività di revisione presso un Comune con inquadramento contrattuale di collaborazione coordinata e continuativa, non essendo titolare di partita Iva. Sono iscritto in via esclusiva alla gestione separata Inps. L'istituto ha respinto la mia domanda «in quanto la prestazione non spetta ai revisori di società, associazioni e altri enti con o senza personalità giuridica». Il Dlgs 22/2015, all'articolo 15, recita: «In relazione agli eventi di disoccupazione verificatisi a decorrere dal 1° gennaio 2015 e sino al 31 dicembre 2015, è riconosciuta ai collaboratori coordinati e continuativi, anche a progetto, con esclusione degli amministratori e dei sindaci, iscritti in via esclusiva alla Gestione separata, non pensionati e privi di partita Iva, che abbiano perduto involontariamente la propria occupazione, una indennità di disoccupazione mensile denominata Dis-coll». Non riesco a trovare traccia, nelle successive modifiche al decreto, circa l'esclusione dei revisori degli enti locali dall'indennità. È corretta l'interpretazione data dall'Inps, posta alla base del rigetto della mia istanza?
Rapporto di lavoro privato
Un centro tricologico non curativo, con due dipendenti, anche se non è iscritto all'albo artigiani, può applicare il Ccnl dei Centri estetici (codice Cnel H515) in luogo del Ccnl Commercio? Tale centro ha il codice Csc (codice statistico contributivo) 70708 ma l'attività rimane tipica del centro tricologico, quindi nel ramo della estetica prevista nel citato Ccnl. Si precisa che il centro in questione non è iscritto ad alcuna associazione datoriale e l'attività prevalente è la tricologia.
Con la legge di Bilancio per il 2024 (n. 213/2023), il legislatore ha previsto - in deroga all'articolo 51, comma 3, del Dpr 917/1986 (Tuir) - che, limitatamente al solo anno fiscale 2024, non concorre a formare il reddito il valore dei beni ceduti e dei servizi prestati ai lavoratori dipendenti, entro il limite complessivo di mille euro (anziché 258,23). Nel caso di un portiere di condominio (senza alloggio), iscritto a una sigla sindacale che ha sottoscritto il contratto di categoria, quali sono i passaggi se il condominio volesse concedergli il nuovo fringe benefit?
In caso di richiesta di integrazione al minimo della pensione, nel calcolo dell’importo, i redditi di immobili assoggettati a Imu vengono cumulati con i redditi personali?
Una Srl artigiana in cui tutti i soci sono iscritti alla relativa gestione Inps, eroga compensi per il lavoro da loro prestato nell'attività sociale (panificazione), pur se l'obbligo di tale prestazione non è previsto nell'atto costitutivo e nemmeno sono previsti obblighi di prestazioni accessorie ex 2345 del Codice civile. I compensi vengono assoggettati a Irpef come assimilati a redditi di lavoro dipendente e alla gestione separata Inps. Si chiede se i relativi importi vadano effettivamente sottoposti alla contribuzione alla gestione separata oppure alla gestione artigiani e se siano deducibili dal reddito della società.
Le lavoratrici madri che, per effetto della legge di Bilancio 2024, beneficeranno dell'esonero contributivo, vedranno la loro posizione pensionistica intaccata dalla decontribuzione goduta?
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