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1782 quesiti trovati
Condominio
Abito da pochi mesi in un condominio in cui alcune spese vengono ripartite in parti uguali tra i condòmini e non con il criterio dei millesimi. Tali spese riguardano la manutenzione di un impianto centralizzato di aerazione dei singoli appartamenti e l'impresa di pulizie. In particolare per queste ultime, sono stati esclusi alcuni condòmini che hanno un accesso privato alle loro abitazioni nonostante il contratto con la ditta preveda anche la pulizia di diverse aree comuni (rampa garage, corridoio di manovra garage, cortile e vialetto interno al condominio eccetera). L'amministratore, interpellato al riguardo, afferma che entrambe le scelte risalgono a decisioni assunte in ambito di assemblea annuale diversi anni addietro, ma né l'amministratore né altri condomini sono in grado di fornire i verbali da cui risultano le citate decisioni. Che cosa posso fare al riguardo?
Alcuni condomini hanno chiesto al Presidente del tribunale la nomina di un amministratore a seguito della non approvazione dei bilanci dopo che da 11 anni si continuava la gestione in regime di prorogatio e dopo che sono stati accertati, con numerose sentenze civili e amministrative, problemi strutturali e di sicurezza e abusi edilizi con ordini di demolizione di due interi appartamenti. Il Presidente ha prontamente nominato prima un amministratore, poi un secondo e un terzo, che con la scusa dei troppi impegni hanno rinunciato all'incarico. Che cosa possono fare a questo punto i condòmini?
I condòmini possono visionare i dati (superficie delle unità e coefficienti di variazione) che sono stati utilizzati per la redazione delle tabelle millesimali, oggetto di prossima discussione ed eventuale approvazione dell'assemblea? Lo chiedo perché l'amministratore mi ha dato una risposta negativa, motivata con ragioni di privacy.
Un immobile storico, sottoposto a vincolo della Soprintendenza, è oggetto di ristrutturazione del prospetto esterno. Alcuni condòmini ritengono che i proprietari dei balconi aggettanti, anch’essi decorati con fregi particolari, come tutta la facciata liberty, debbano accollarsi il costo dei ripristini. Altri, invece, ritengono che i balconi, facendo parte del prospetto anche come ornamenti e decoro architettonico, debbano essere considerati parti comuni, alla pari del prospetto, e che le spese per essi vadano suddivise secondo la tabella generale. Qual è il criterio da adottare?
Ho acquistato un appartamento nel 2021 e, a tutt'oggi, nel consuntivo annuale del condominio risulta un credito del venditore (residente all'estero per lavoro) di circa 400 euro. A chi spetta tale somma? Va restituita al venditore, spetta all'acquirente o va suddivisa tra i condòmini?
Il regolamento di un condominio può stabilire limiti d’uso alle proprietà destinate ad abitazione civile?
Vorrei sapere se in un condominio, dotato di allacciamenti alla rete elettrica e a quella del gas, si può tenere e usare sul proprio balcone aggettante una bombola di gas collegata al barbecue senza creare problemi per la sicurezza.
Le spese condominiali relative a lavori nei locali garage, per l'adeguamento dell'impianto antincendio al fine dell’ottenimento dell’agibilità, sono a carico del nudo proprietario oppure dell'usufruttuario?
Il regolamento contrattuale del nostro condominio prevede che i consiglieri, se nominati, operano per un solo anno. Il verbale dell’assemblea di nomina dei consiglieri si limita soltanto a nominarli, senza quindi indicare la durata né correlare la durata a quella dell’amministrazione. Vorrei avere conferma del fatto che per il consiglio di condominio non opera la “prorogatio”, come invece è previsto per l’amministratore.
Siamo una coppia di coniugi molto anziani. Nel nostro condominio, costruito negli anni Sessanta, per accedere alla porta che conduce in cantina ci sono alcuni gradini privi di corrimano. Vorremmo sapere se è necessario che sia l'assemblea a decidere sulla posa del corrimano, e con quale maggioranza, oppure se l'amministratore può decidere l'intervento senza una delibera.
Sono proprietario di un box in un supercondominio, nel quale non possiedo appartamenti. Il box si trova in una costruzione a sé stante, che si sviluppa solo al piano terra e comprende solo autorimesse. Le spese che mi vengono addebitate riguardano sia il condominio sia il supercondominio, ma domando se questo è giusto, visto che non fruisco di alcun servizio inerente al condominio.
In un condominio composto da due palazzine, l’approvvigionamento dell’acqua avviene tramite un pozzo di proprietà del condominio stesso, in quanto, nella zona dove esso è stato realizzato, la condotta comunale dell’acqua non arriva. Adiacente a queste due palazzine, è stato costruito un terzo edificio, di natura commerciale: vi sono stati realizzati quattro negozi, che attingono a loro volta dal pozzo citato. In uno degli spazi commerciali, lo scorso anno hanno aperto un autolavaggio a mano e da allora abbiamo notato che durante il giorno, quando il lavaggio è attivo, agli appartamenti del condominio manca la pressione dell’acqua, con conseguenti malfunzionamenti di caldaie ed elettrodomestici. Vorrei sapere se è possibile non fornire più l’acqua all’autolavaggio, o se, almeno, la fornitura può essere limitata.
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