Assegnazione dell'immobile mediante utilizzo di riserve di utili
Il valore catastale dell’immobile da assegnare è inferiore al costo fiscalmente riconosciuto (costo di acquisto in bilancio). Pertanto, non esiste base imponibile (non c’è plusvalenza) su cui applicare la percentuale per determinare l’imposta sostitutiva da versare. PEr esempio: 100 (valore catastale) – 120 (costo fiscale a bilancio) = - 20 (nessuna plusvalenza su cui applicare l'imposta sostitutiva dell'8%). Ipotizzando di utilizzare riserve di utili, nell'esempio l'assegnazione avviene annullando 120 di riserve di utile (la riserva annullata è pari al valore fiscalmente riconosciuto a bilancio). Come deve essere quantificato il dividendo in capo al socio? Si assume il valore catastale (100) a prescindere dalla riserva annullata oppure si assume l’entità della riserva annullata (120)?
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