Così la verifica interna nel caso di cassa in negativo
Dal bilancio di un' associazione non profit, la cassa risulta in negativo, fatto di per sé impossibile e che, avendo escluso errori di registrazione, fa presumere l'esistenza di entrate in nero (agenzia delle Entrate e Cassazione 27041 e 25289/2017, 17004/2012, 11988/2011, 24509/2009, 27585/2008) o la registrazione di uscite non veritiere. Si aggiunga che, in concreto, la verifica di cassa, evidenzia un positivo (effettiva presenza di somme di denaro). Quali sono le conseguenze e le responsabilità del tesoriere/cassiere? L'irregolarità di cassa è data dalla somma tra il negativo risultante dalla contabilità e la consistenza effettiva di cassa? E in che modo è possibile rettificare per ottenere la corrispondenza tra i due dati? Assumendo quali valori in carico (per esempio nel conto «Banca») delle scritture contabili (Dpr 90/2010, articolo 53)?
Quesito con risposta a cura di
Romano Mosconi
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