Isa, il professionista regolarizza l'anomalia tra incarichi e dati Cu
Nel mese di agosto 2022 un professionista riceve un avviso dall'agenzia delle Entrate per mancata corrispondenza tra il numero degli incarichi professionali riportati nel modello Isa rispetto al numero dei modelli di certificazione unica relativi all’anno 2020. Dopo alcuni controlli, si ravvisa l’inesatta compilazione del modello Isa, quadro C, nonostante - sia nella versione originaria sia in quella corretta - il voto resti nella misura massima di 10. Si crea una dichiarazione integrativa (codice 1 da riportare nell'apposita casella, sul frontespizio) che, per quanto riguarda la dichiarazione dei redditi, riporterà gli stessi dati del modello Redditi presentato in origine (senza alcuna variazione), mentre per gli allegati studi di settore si riporterà il quadro C con modifica dei dati relativi agli incarichi. Si predispone inoltre il modello F24 con il quale sarà versato l’importo della sanzione (pari a euro 250), ridotto alla misura di 31,25 euro (cioè a 1/8) a seguito di ravvedimento operoso. Il modello F24 sarà compilato con codice tributo 8911 (anno di riferimento 2020 e importo a debito pari a 31,25 euro) e nel campo «codice atto» sarà riportato il codice atto contenuto nella comunicazione dell'agenzia delle Entrate. È corretto questo modo di procedere?
Quesito con risposta a cura di
Rosanna Acierno
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