L’amministratore in proroga «segue» le cause già in corso
Durante il suo mandato annuale, un amministratore ha curato l'instaurazione di due contenziosi legali. Essendo fallite, in entrambi i casi, le due mediazioni preliminari, l'assemblea ha deliberato di avviare le cause legali. Tuttavia, prima che venissero avviate le cause, è venuto a scadere l'anno di incarico e l'amministratore "pro tempore" ha continuato - e continua - a svolgere i suoi compiti in regime di "prorogatio". Quali sono gli effetti di tale "prorogatio" rispetto alle azioni legali deliberate, ma non ancora avviate, e rispetto a eventuali procedimenti giudiziari in corso? In particolare, si chiede se l'avvocato del condominio possa proseguire nelle azioni legali deliberate e in quelle già in corso, mentre l'amministratore sta svolgendo il suo mandato pro tempore in regime di "prorogatio".
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