La modifica dell'attività può portare alla decadenza
Un'impresa individuale in contabilità ordinaria, che esercita l'attività edile (costruzione di immobili sia per conto terzi che in proprio, e fornitura di servizi edili in appalto), ha, tra le rimanenze di merce, tre unità immobiliari (case a schiera) costruite dalla stessa impresa circa 10 anni orsono, e dal 2021 concesse in locazione con contratti 4+4 (legge 431/1998). L'impresa non ha mai effettuato investimenti in pubblicità o incaricato agenzie immobiliari per la vendita, ma, se arriva un'offerta adeguata, può anche optare per la vendita, come è già accaduto per due unità che facevano parte dello stesso complesso immobiliare. Nel 2024, la ditta individuale ha aderito al Cpb per gli anni 2024 e 2025. Posto che tali unità locate, se si considerano rimanenze di merce, generano ricavi in caso di vendita, si chiede se l'agenzia delle Entrate può disconoscere l'appostazione a ricavi e ricondurre i componenti positivi a plusvalenze, facendo leva sull'assunto che esse sarebbero da considerare immobilizzazioni (beni patrimoniali) e non beni merce, anche per il fatto di averle tenute così a lungo senza "pubblicizzarne" la messa in vendita, e avendole locate con contratti 4+4.
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