Le imposte sulla permuta di terreni agricoli tra cotivatori diretti
Nel 2020 è stata effettuata una permuta di terreni agricoli, di pari valore, tra due coltivatori diretti iscritti alla previdenza agricola. Il notaio ha applicato le relative imposte al valore della permuta (di registro, ipotecaria e catastale), una sola volta. L’agenzia delle Entrate ha accertato l’atto, chiedendo il versamento di una seconda imposta catastale nella misura dell’1% del valore, sostenendo che la stessa si versa per ogni voltura e, quindi, due volte. Il notaio sostiene che dal 2014 a seguito di una circolare dell’agenzia delle Entrate, si versa una sola volta. Chi ha ragione?
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