Limiti alla non imponibilità nei trasporti internazionali
Una società con sede in Italia, che svolge formalmente attività di logistica (Ateco 522922) e non di spedizioniere, si occupa anche del trasporto extra-Ue per conto di clienti esteri, ai quali fattura il servizio ex articolo 7-ter del Dpr 633/1972, avvalendosi di trasportatori italiani ed esteri.Dal 1° gennaio 2022, le fatture di trasporto emesse da trasportatori italiani nei confronti di questa società per merce in esportazione dovranno essere assoggettate a Iva al 22 per cento, così come le fatture ricevute da trasportatori esteri dovranno essere autofatturate al 22 per cento? In questo caso, tale società non rientrerebbe formalmente nella qualifica di «prestatore dei servizi di cui al numero 4)» - indicata dall'articolo 9, primo comma, del Dpr 633/1972 - non avendo la qualifica di spedizioniere, e pertanto riceverebbe fatture per trasporti internazionali dal 1° gennaio 2022 con aliquota ordinaria?
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