Quali possibili conseguenze se manca il Durc di congruità
Da novembre 2021, per gli appalti privati di importo superiore a 70mila euro, si applica la norma prevista dal Dm Lavoro 143/2021, secondo cui il committente deve ottenere dall’impresa appaltatrice, prima del pagamento dell’ultimo Sal (stato avanzamento lavori), il cosiddetto Durc (documento unico di regolarità contributiva) di congruità ( Ddc). Si tratta di un documento rilasciato dalla Cassa edile, che attesta la quota minima di manodopera (la congruità) attesa per la realizzazione di un’opera edile, a seconda della tipologia di lavorazione e considerando tutte le imprese presenti nel cantiere. In verità, la mancanza di questo documento non dimostra necessariamente la violazione di obblighi contributivi da parte dell’appaltatore. Pertanto, se, per qualunque motivo, l’appaltatore ha ricevuto il pagamento di tutti i Sal, compreso l’ultimo, senza consegnare il Durc di congruità, perché il committente dovrebbe perdere le detrazioni e la possibilità di cedere i bonus fiscali, perlomeno fino all’ammontare corrisposto all’impresa prima dell’ultimo Sal? Si fa presente che a inizio lavori l'impresa aveva fornito un Durc regolare.
Quesito con risposta a cura di
Giorgio Gavelli
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