Lavoro e previdenza

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Il «rischio interferenze» è gestito tramite i Duvri

Se un cantiere edile, all'interno di un'attività produttiva aziendale, rischia di interferire con le lavorazioni aziendali proprie del committente, o con quelle di eventuali ditte esterne rispetto al cantiere (per esempio, una ditta di manutenzioni che deve eseguire lavori di cablaggio di una macchina), quale documento è più idoneo per la gestione delle interferenze? In base all'articolo 298, recante «Principio di specialità», e all'articolo 97, recante «Obblighi del datore di lavoro dell'impresa affidataria», del Dlgs 81/2008, è corretto ritenere che il Psc (piano di sicurezza e coordinamento) debba integrare tutte le misure di sicurezza, considerando potenziali interferenze anche di ditte esterne rispetto al cantiere? A mio parere il Psc deve considerare solamente le possibili interferenze rispetto al proprio cantiere e non (in astratto) anche tutte le interferenze che non hanno attinenza con il cantiere.

Il controllo della sicurezza da parte del dirigente pubblico

Sono un dirigente pubblico, “datore di lavoro” di cinque uffici dislocati in cinque capoluoghi di provincia. La mia sede di servizio dista fino a 200 km dalle altre sedi. Ho nominato - per ogni singolo ufficio - tutte le figure professionali previste dal Dlgs 81/2008. Produco mensilmente un ordine di servizio con il quale invito i dirigenti per la sicurezza e i preposti (articolo 2, comma 1, del Dlgs 81/2008) a effettuare continuativamente, nelle proprie sedi, controlli finalizzati a individuare difformità rispetto alle disposizioni del Dlgs 81/2008, con obbligo di immediata comunicazione delle medesime, affinché io possa intervenire tempestivamente per risolverle. Quali iniziative posso prendere nel caso in cui - a seguito di un’ispezione Asp (Azienda sanitaria provinciale) o Spisal (Servizio di prevenzione, igiene e sicurezza negli ambienti di lavoro) negli uffici dove non ho sede di servizio - vengano rilevate difformità rispetto alle disposizioni del Dlgs 81/2008 e, conseguentemente, mi vengano contestate multe e contravvenzioni in quanto "datore di lavoro"?

Sicurezza e formazione in caso di lavori occasionali

Mia figlia svolge lavoro occasionale per la pulizia delle parti comuni di un grosso edificio. Considerato che utilizza prodotti chimici, come disinfettanti e detergenti, volevo sapere a chi spetta la valutazione del rischio chimico e a chi compete fornire la formazione specifica sui rischi legati all’uso di questi prodotti e sulle misure di sicurezza da adottare. Chiedo chiarimenti anche alla luce del fatto che, come riportato nel materiale informativo, la valutazione del rischio chimico è un processo essenziale per garantire la sicurezza e la salute degli addetti alle pulizie.

Portieri, non va valutato lo stress lavoro correlato

Alla luce del nuovo modulo Inail per l’integrazione della valutazione del rischio da stress lavoro correlato, si chiede se anche per i portieri di condominio, lavoratori spesso soli e soggetti a carichi psicosociali specifici, l’amministratore condominiale, in qualità di datore di lavoro, debba procedere con l’aggiornamento del Dvr (documento di valutazione dei rischi) includendo tale rischio, e, se sì, in quale misura il nuovo strumento Inail possa essere applicato in questo contesto.

L'attività solo extra cantiere non impone la patente a crediti

Vorrei sapere se un muratore artigiano che opera con il codice Ateco 433901, che svolge solo piccoli lavori al di fuori di cantieri, è tenuto richiedere la patente a crediti/punti.

Tessera di riconoscimento negli appalti in condominio

L'Ispettorato nazionale del lavoro chiarisce, con la nota 656/2025, che nei cantieri edili i datori di lavoro e i lavoratori autonomi devono dotarsi di tessera di riconoscimento ed esporla. Questo obbligo si applica anche in ambito condominiale per lavori appaltati dal condominio? In caso di risposta positiva, l’amministratore può incaricare formalmente il portiere, come preposto, di vigilare sul rispetto di tale obbligo?

Se l'ex fornitore del gas non ritira il bombolone

Ho dato disdetta dal contratto con il fornitore di gas, attivo da oltre 20 anni, e ho chiesto il ritiro del bombolone interrato e del gas presente all'interno, dato che, a settembre 2024, il bombolone stesso risultava essere pieno all'80 per cento. Ho sottolineato che non sono stati utilizzati i parametri richiesti dalle normative antincendio e difatti, allo stato attuale, non disponiamo di certificato prevenzione incendi e il bombolone, di proprietà dell'azienda fornitrice, è situato sotto un grosso albero, rappresentando per me e la mia azienda un serio e continuo rischio per la sicurezza. Nonostante numerosi solleciti, a oggi non hanno provveduto al ritiro. Quale strada dovrei seguire per ottenere quanto ho richiesto?

Appalti: gli obblighi in capo all'impresa affidataria

Vorrei qualche chiarimento rispetto a quanto indicato dall'articolo 97 del Dlgs 81/2008 in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. In particolare, vorrei sapere se, per il datore di lavoro o un suo delegato, gli obblighi previsti dall'articolo indicato sussistono solo in presenza di imprese in subappalto all'affidataria.

Snc, gli adempimenti del socio che assume le funzioni di datore

Un'azienda agricola Snc è composta da due soci; un socio, imprenditore agricolo, figura anche come datore di lavoro e l'altro socio è iscritto all'Inps come coltivatore diretto. I soci non percepiscono busta paga e gli utili della società vengono divisi. Al momento la società non ha dipendenti e il socio imprenditore agricolo è responsabile per la sicurezza sul lavoro e deve redigere il documento di valutazione dei rischi (Dvr). Tale socio è responsabile anche per l'altro ed è quindi tenuto a frequentare il corso sicurezza e adempiere agli obblighi relativi alla sorveglianza sanitaria?

Chi firma l'accertamento sulla sicurezza dei carroponti

In un'azienda metalmeccanica, chi può firmare il rapporto d'intervento relativo alla verifica annuale e alla manutenzione di carroponti, dichiarando di avere accertato che i lavori sono stati eseguiti correttamente? Può firmare anche un operaio o un impiegato?

La decurtazione dei punti dalla patente a crediti

Se un'impresa senza attestazione Soa (società organismo di attestazione) commette una irregolarità, vengono decurtati punti dalla patente. Quali sono le conseguenze se la stessa irregolarità viene commessa da un'impresa con attestazione Soa?

Patente a crediti, quali imprese devono presentare il Durf

La certificazione di regolarità fiscale (cosiddetto Durf, documento unico di regolarità fiscale), di cui all'articolo 17-bis, commi 5 e 6, del Dlgs 241/1997, è uno dei sei requisiti previsti per il rilascio della nuova patente a crediti dal 1° ottobre. Il Durf non è obbligatorio per appalti e subappalti inferiori a 200mila euro (caso frequentissimo nel settore artigiano) e non può essere rilasciato dall'agenzia delle Entrate quando l'anzianità aziendale è inferiore ai tre anni. Tale documento va richiesto comunque prima di compilare l'istanza sul portale dell'Ispettorato nazionale del lavoro? Diversamente, nella compilazione dell'istanza, va barrato come «non obbligatorio» o come «esenzione giustificata»?