Lavoro e previdenza
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143 quesiti trovati
Naspi: l'anticipo è slegato dall'inquadramento Inps
Mia sorella, disoccupata, ha fatto richiesta di Naspi (nuova assicurazione sociale per l'impiego) ordinaria e l’ha ottenuta. Dopo circa un mese, ha aperto la partita Iva, con codice Ateco 90.12.00, «Attività di creazioni di arti visive», svolgendo attività di designer, la cui pratica si estende a diverse forme artistiche (scultura, progettazione dei prodotti in ceramica e tessuti), e si è iscritta alla gestione separata Inps. Successivamente, vista la necessità di acquisizione di macchinari e materiali necessari per l'avvio della sua attività professionale, ha presentato domanda di Naspi anticipata. L'Inps ha rigettato tale domanda e ha sospeso anche l'erogazione della Naspi ordinaria, sostenendo che la pratica può essere finanziata solo previa iscrizione alla gestione artigiani, anche se mia sorella non svolge attività artigianali. L'Inps ha anche presentato un'interrogazione alla Direzione regionale, a tutt'oggi ancora senza risposta. Mia sorella dovrà effettivamente iscriversi alla gestione artigiani?
Quando la Naspi può essere anticipata in unica soluzione
Il 31 ottobre 2025 maturerò i requisiti pensionistici per la pensione di anzianità anticipata, con 42 anni e 10 mesi, oltre ai tre mesi di finestra mobile (decorrenza 1° febbraio 2026). Dal mese di giugno 2025 sono beneficiario di Naspi con teorica durata di 24 mesi, che sarà invece limitata al 1° febbraio 2026, per effetto della decorrenza della pensione di anzianità anticipata, dato che i due trattamenti sono incompatibili. Nel frattempo, sto valutando di avviare una nuova attività imprenditoriale e, di conseguenza, sono intenzionato a chiedere l'anticipazione Naspi (nuova assicurazione sociale per l'impiego), così come previsto dalla norma. In tal caso, entro quale termine può essere presentata la richiesta all'Inps, senza rischiare il diniego? L'anticipazione dev'essere chiesta prima della data di maturazione dei requisiti pensionistici (31 ottobre 2025) oppure entro la data di effettiva decorrenza della pensione di anzianità anticipata (1° febbraio 2026)?
Ticket licenziamento escluso per i contratti a termine
Una dipendente, con assunzione a tempo determinato della durata di un anno, si è dimessa in periodo protetto - dato che il figlio ha meno di un anno - tramite la procedura di convalida con l'Istituto nazionale del lavoro. Si chiede se il datore di lavoro debba versare il ticket di licenziamento.
I contributi come colf sono cumulabili per l'«anticipata»
Sono nata nel 1964 e ho già maturato 40 anni di contributi Inps. Percepisco attualmente la Naspi (nuova assicurazione sociale per l'impiego), che sta per scadere. Avendo trovato un lavoro come colf per almeno 24 ore settimanali, chiedo se sarà possibile cumulare i contributi che matureranno con quelli già maturati, per consentirmi di andare in pensione anticipata nel 2027 con il regime contributivo. In caso di risposta positiva, quali sarebbero le finestre di uscita?
Il lavoro a termine che può ostacolare l’Ape sociale
Un lavoratore, che aveva un contratto a tempo indeterminato, è stato licenziato in seguito a una procedura di licenziamento collettivo, ed è stato collocato in mobilità ordinaria con indennità. Successivamente egli ha ripreso il lavoro con contratto a tempo determinato, per sette mesi, e poi è ritornato in mobilità ordinaria con indennità fino a esaurimento della stessa. Al momento, questo lavoratore è disoccupato. Si chiede se, ai fini della valutazione del diritto all'Ape sociale, quella ripresa del lavoro a tempo determinato è rilevante oppure no.
Formula intermittente e orari da pre-comunicare alla Dtl
Il quesito riguarda la comunicazione preventiva prevista per il lavoro intermittente. Come ci si deve regolare nel caso in cui un lavoratore (cameriere, pizzaiolo o addetto a una discoteca) inizi il proprio turno, per esempio, il sabato sera alle 23 e termini il lavoro alle 2 di domenica mattina? Quali sono i giorni da indicare nel modulo? Sia il sabato che la domenica (quindi risulterebbero lavorate, anche ai fini previdenziali e per la Naspi, due giornate) oppure solo il sabato, giorno di inizio della prestazione lavorativa? Inoltre, qualora il lavoratore (barista in discoteca), per il quale è già stata effettuata preventivamente la comunicazione per la domenica (poiché inizia effettivamente il turno alle ore 0.30 di domenica), venga a trovarsi nel locale già dalle ore 23.30, per il tempo necessario alla vestizione e alla presa in carico dell'attività, l'azienda incorrerebbe nella sanzione amministrativa?
Naspi anticipata per aprire una nuova attività in forfait
Un lavoratore subordinato, operante nel settore edile, viene licenziato e il datore di lavoro versa il contributo di licenziamento (cosiddetto ticket di licenziamento), previsto dall’articolo 2, commi 31-35, della legge 92/2012. Tale lavoratore può accedere alla Naspi (nuova assicurazione sociale per l’impiego) in forma anticipata, al fine di avviare un’attività di lavoro autonomo? Più nello specifico, il lavoratore in questione è stato in passato titolare di partita Iva come artigiano edile, con attività cessata nel 2021. Nel 2025 egli intende intraprendere nuovamente un’attività autonoma, con la stessa natura e lo stesso codice Ateco della precedente. Si chiede se la circostanza che l’attività sia la stessa già svolta in passato possa rappresentare un ostacolo al riconoscimento della Naspi in forma anticipata, o se, invece, sia possibile accedere al beneficio anche in presenza di una riapertura di partita Iva per la medesima attività artigianale precedentemente cessata, e se, contestualmente, sia applicabile il regime forfettario con aliquota al 5 per cento previsto per le nuove attività.
Naspi, sì all'anticipo a soci lavoratori della neo-Snc
Sono stato licenziato per cessazione dell'attività e ho chiesto la Naspi (nuova assicurazione sociale per l’impiego). Volendo costituire una società in nome collettivo con il mio ex datore di lavoro, per svolgere la stessa attività che prestavo come dipendente (parrucchiere), posso chiedere la Naspi anticipata, impegnandomi a conferire nella Snc non solo capitale, ma anche lavoro, con il versamento dei contributi alla gestione Inps artigiani?
Ok alla Naspi dopo la fine del contratto a termine
Ho sottoscritto un contratto di lavoro dipendente a tempo determinato per sei mesi, con orario part time a 20 ore settimanali, che penso non verrà prorogato oltre la scadenza. Potrò chiedere la Naspi al termine del contratto? E l'Inps, prima di concedermela, verificherà se il contratto non è stato prorogato per volontà del datore o del dipendente? Nel caso fossi io a non voler proseguire il rapporto lavorativo (mentre il datore sarebbe disponibile a prorogarlo), la Naspi mi spetterebbe ugualmente? Vorrei inoltre sapere se in questo caso, ai fini del calcolo dell'importo della Naspi, l'istituto previdenziale prenderà a riferimento l'ultima retribuzione part time o l'ultima retribuzione a tempo pieno, considerato che in precedenza ho lavorato anche a tempo pieno (sia nel settore privato sia nella pubblica amministrazione).
Naspi: anticipo al disoccupato per svolgere attività autonoma
Un socio-lavoratore, nonché rappresentante legale, di una cooperativa sociale in liquidazione, con rapporto di lavoro esclusivamente dipendente, a breve aprirà una partita Iva per svolgere lavoro autonomo. Questo soggetto può essere ammesso alla fruizione della Naspi anticipata?
Il dipendente pubblico licenziato non può giovarsi della Naspi
Il dipendente di un Ente locale, a seguito di licenziamento, può percepire la Naspi? Essendo prossimo alla pensione è possibile che versi i contributi volontari così da raggiungere l'età pensionabile? L'ex dipendente è in possesso di un'anzianità lavorativa ai fini Inps pari a 37 anni.
Tutele al padre lavoratore anche su un congedo limitato
In relazione alle modifiche al Dlgs 151/2001 operate dall'articolo 2, lettera c, del Dlgs 105/2022, le tutele nei confronti del padre lavoratore che fruisce del congedo di paternità obbligatorio (preavviso, Naspi) si applicano anche qualora lo stesso non benefici di tutto il periodo di paternità obbligatorio (dieci giorni), ma solo di alcuni giorni?





