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599 quesiti trovati
I bonus collegati alla sostituzione del quadro elettrico
Nel 2025 ho acquistato un immobile adibito ad abitazione principale, ho cambiato i condizionatori esistenti e installato uno aggiuntivo. Per questi lavori chiederò gli incentivi per spese di intervento di recupero del patrimonio edilizio e , collegato ai medesimi lavori, chiederò anche il bonus mobili. Da un sopralluogo dell’elettricista è ora emersa la necessità di cambiare il quadro elettrico. Vorrei sapere se anche questo intervento è incentivabile al 50% su 10 anni e se dà anche la possibilità di accedere di nuovo al bonus mobili nel caso sia realizzato nel 2026. Sono necessarie comunicazioni particolari (Cila, comunicazione all'Enea)?
Così l'Ires sui corrispettivi specifici delle associazioni
Per un'associazione no profit non iscritta né al Registri unico nazionale del terzo settore (Runts) né al Registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche (Rnasd), con la recente proroga del fuori campo Iva al 2036 per i cosiddetti corrispettivi specifici, cambia qualcosa per la parte Ires? Rimangono sempre proventi esenti?
Se si acquista dall'impresa, bonus a partire dall'anno di fine lavori
A dicembre 2023 ho acquistato un appartamento da un'impresa che aveva ristrutturato l'intero edificio e pertanto rientravo nei benefici previsti dall'articolo 16-bis, comma 3, del Tuir (Dpr 917/1986), ma a oggi non si è ancora arrivati alla fine lavori. Vorrei sapere a quali benefici posso attingere se la fine lavori definitiva ci sarà entro la fine del 2025 oppure entro il 2026?
Se paga il comproprietario non convivente con il disabile
Per consentire la mobilità di mia mamma disabile, vorrei acquistare e installare nelle scale condominiali un montascale. La spesa sarà da me interamente sostenuta, con fattura intestata a mio nome e pagamento tramite bonifico parlante. In qualità di comproprietario dell’immobile, ma non convivente con mia madre, essendo il soggetto che sostiene la spesa posso beneficiare della detrazione Irpef prevista dall’articolo 16-bis del Tuir (Dpr 917/1986) per interventi di eliminazione delle barriere architettoniche (bonus del 75 per cento) per l'intera spesa e fruire dell’Iva agevolata al 4 per cento?
A/2 destinato a casa vacanze: recuperabile l'Iva sui lavori
Una società a responsabilità limitata immobiliare ha avviato, nel 2023, la ristrutturazione di un immobile classificato come abitativo (A2), con l'obiettivo, una volta terminati i lavori, di destinarlo all'attività ricettiva di "casa vacanze". L'intenzione di destinare l'immobile per esercitare l'attività ricettiva è stata formalizzata in una relazione e allegata alla segnalazione certificata di inizio attività (Scia) di ristrutturazione presentata al Comune. I lavori sono proseguiti durante tutto il 2024 e sono terminati a luglio 2025. Nel settembre 2025, la società ha ottenuto l'autorizzazione da parte dello Sportello unico per le attività produttive (Suap) per esercitare l'attività ricettiva. Le fatture degli anni 2023, 2024 e 2025 per i lavori sono state registrate contabilmente, senza esercitare la detrazione dell'Iva. Si chiede se è possibile procedere a un recupero dell'Iva non detratta negli anni 2023 e 2024, considerato che gli immobili erano, fin dall'inizio della ristrutturazione, destinati allo scopo ricettivo e che, prudenzialmente, non si è detratta l'Iva, aspettando il termine dei lavori e la successiva autorizzazione comunale per esercitare l’attività di casa vacanze. Il recupero dell'Iva, per gli anni 2023 e 2024, avverrebbe con la presentazione di una dichiarazione integrativa per ciascuna delle due annualità.
Modello Eas mai inviato: le sanzioni sono inevitabili
Un’associazione culturale non riconosciuta, costituita da alcuni anni, è sempre rimasta totalmente inattiva sotto il profilo finanziario e operativo. L’associazione non ha mai intrattenuto rapporti economici, non ha percepito contributi o quote associative, né sostenuto spese o aperto conti correnti. In un'ottica di attivazione delle attività associative, e di corretta gestione futura, si vorrebbe ora procedere alla presentazione del modello Eas. Considerato che l’associazione non ha mai posto in essere attività di rilevanza fiscale e non ha mai fruito di alcuna agevolazione o regime speciale, si ritiene che l’adempimento possa essere eseguito senza versamento della sanzione prevista per la remissione in bonis (pari a 250 euro), non configurandosi, di fatto, una violazione sostanziale, né un ritardo in un obbligo mai concretamente sorto. Si chiede, quindi, se, nel caso di specie, la presentazione tardiva del modello Eas possa essere effettuata senza versare la sanzione citata.
Il 10% per cambio infissi e installazione zanzariere
Sto valutando la sostituzione dei vecchi serramenti esterni, di legno, con nuovi in Pvc a doppia camera, ai quali verranno anche aggiunte nuove tapparelle; vorrei, inoltre, installare ex novo le zanzariere. Nel preventivo del fornitore, le quattro voci di spesa - finestre, tapparelle e zanzariere, materiali, montaggio - hanno lo stesso peso. L'Iva dev'essere al 10% solo sui serramenti e al 22% sulle restanti voci, oppure al 10% sul totale imponibile, come risulterebbe dai chiarimenti riportati nella circolare 15/E/2018, ai punti 2.2.1 e 2.2.2?
Il bonus per infissi e persiane se paga il coniuge convivente
Quale coniuge convivente di mia moglie, proprietaria di un immobile non adibito ad abitazione principale ed a uso esclusivo nostro, intendo sostenere le spese per la sostituzione degli infissi e delle persiane e fruire della detrazione del 36 per cento. Vorrei sapere se e a quali condizioni è possibile.
Scala il 36% il coniuge non proprietario convivente
Ho sostenuto delle spese per lavori su un immobile, di cui mia moglie è proprietaria esclusiva. Non abbiamo ancora trasferito la residenza in tale immobile, perché, al momento, non è abitabile. Convivendo con mia moglie, ma in un'abitazione diversa da quella in cui è avvenuto l’intervento, posso detrarre quanto ho speso finora, considerando anche che, al termine dei lavori, l'immobile sarà adibito ad abitazione principale?
Le Ssd continuano a fruire degli esoneri ex 398/1991
Una società sportiva dilettantistica (Ssd) a responsabilità limitata, che ha esercitato l’opzione per il regime di cui alla legge 398/1991, in vista del passaggio - a partire dal 1° gennaio 2026 - dal regime di esclusione a quello di esenzione Iva, per le attività istituzionali rese ai propri soci e/o tesserati, deve dotarsi di un registratore telematico e, quindi, inviare i corrispettivi relativi all’attività istituzionale all’agenzia delle Entrate?
Detrae l'erede che dispone pienamente dell'immobile
Nel 2022, tre fratelli hanno ereditato dal padre un immobile, oggetto di ristrutturazione con il superbonus e il sismabonus. L'immobile, una casa di campagna, è a disposizione di tutti gli eredi, i quali, quindi, negli anni passati hanno potuto beneficiare, in proporzione alle rispettive quote di proprietà dell’immobile ereditato, del credito sorto in capo al padre. Ora, due dei fratelli vorrebbero cedere la loro quota dell'immobile al terzo fratello. Il fratello acquirente (mantenendo l'immobile a disposizione) può continuare a portare in detrazione - oltre alla propria - anche le due quote dei fratelli, per effetto dell'acquisto?
I lavori privati non riducono il plafond per l'ascensore
In un minicondominio dev'essere rifatto l'ascensore. Un condomino, che ha già ristrutturato il proprio appartamento, con una spesa di 96mila euro, ha diritto alla detrazione per i lavori all’ ascensore, oppure la perde, avendo esaurito il plafond?