«Pre-morte» di un coerede e accrescimento per gli altri
Un soggetto, celibe senza prole e senza genitori, aveva assegnato con testamento pubblico, a titolo di eredità, i suoi beni immobili a un fratello e ogni somma di denaro del suo patrimonio a cinque nipoti in quote ereditarie ben specificate: a due nipoti è assegnato 1/4 ciascuno del patrimonio, agli altri tre nipoti è assegnato 1/6 ciascuno del patrimonio. Al momento della scomparsa di questo soggetto, però, uno degli eredi destinatari di 1/6 era già morto, e non poteva essere sostituito per rappresentazione poiché figlio di una sorella del de cuius.A chi spetta la quota dell'erede premorto?Vale l'accrescimento delle quote degli altri eredi destinatari delle somme in denaro? Se sì, come è ripartita la quota? In parti uguali o in coerenza con le diverse quote riportate nel testamento?Essendovi altri fratelli del de cuius non citati nel testamento, essi hanno diritto di successione legittima sulla quota dell'erede premorto? Oppure hanno diritto a subentrarvi i soli eredi citati nel testamento?
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