Non c’è rappresentazione di cugini premorti del defunto
Una donna, figlia unica nubile di genitori già deceduti, muore a 75 anni senza lasciare figli,né zii materni o paterni, tutti a lei premorti. Nel suo patrimonio, al momento dell’apertura della successione, si trovano alcune polizze assicurative, alcuni buoni fruttiferi postali e qualche fondo di investimento. Questi titoli, che risultano in parte intestati alla sola persona defunta e in parte cointestati alla stessa e alla madre di lei, che era già deceduta, dovrebbero essere liquidati da Poste Italiane a favore degli eredi legittimi della donna, in quanto la stessa non ha indicato, né in vita né per testamento, i beneficiari dei titoli in caso di sua morte. In assenza di altri parenti prossimi, eredi legittimi risultano essere soltanto i cugini (parenti di quarto grado). Di questi ultimi, tuttavia, 18 sono viventi al momento dell’apertura della successione, mentre cinque risultano premorti. Si chiede di sapere se i figli dei cugini premorti della defunta subentrino o meno come chiamati all'eredità in forza della rappresentazione (articolo 468 del Codice civile). In altre parole, eredi legittimi sono solo i 18 cugini viventi o anche i figli dei cugini premorti?
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