Azione di nullità per donazioni rilevanti senza atto pubblico
Mia sorella, nel 2003, si è fatta dare da mia mamma (vedova) importanti somme attraverso assegni bancari, senza ricorrere a un atto pubblico di donazione. Nel 2022 mia mamma è morta, senza testamento e in assenza di significativi beni e liquidità, avendo come unici eredi me e mia sorella. Quest'ultima ha rinunciato all'eredità, mentre io l'ho accettata con beneficio d'inventario. È vero che, siccome mia sorella non è più erede, non posso proporre azione di riduzione? Se le cose stanno così, quali sono le azioni a mia tutela per ristorare la lesione da me subita con la donazione "di fatto" ricevuta da mia sorella a mio danno?
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