Così l'Asd chiede il rimborso dell'Iva versata per errore
Negli ultimi anni, un'Asd (associazione sportiva dilettantistica) non iscritta al Runts (Registro unico nazionale del Terzo settore), che ha optato per il regime ex legge 398/1991, ha versato al 100% l’Iva per la concessione (locazione) di impianti sportivi a terzi (ma sempre per attività sportive), non ritenendo applicabile l'articolo 76, comma 6, del Dpr 633/1972, il quale delimita ad altre casistiche (per esempio, in caso di pubblicità) la possibilità di versarla in misura inferiore. Stante l'utilizzo "istituzionale" (o decommercializzato) di tali impianti, si chiede conferma del fatto che le fatture (peraltro non obbligatorie) dovevano, viceversa, essere emesse fuori campo Iva (articolo 4, Dpr 633/72). In caso di risposta positiva, l'Asd può, dunque, chiedere il rimborso dell'Iva erroneamente versata, stante l'assenza di tutti gli obblighi in tema di Lipe (liquidazioni periodiche) e di dichiarazioni annuali?
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