Non ancora recepito il forfait in base al volume d'affari
Un ingegnere, nell’anno d’imposta 2023, ha fatturato compensi per 84.192 euro, più il contributo integrativo del 4% alla casa previdenziale (3.368 euro), per un volume d'affari totale di 87.560 euro, e ha incassato onorari per 68.042 euro (più il contributo di 2.638 euro, per un totale di 70.680 euro). I compensi conseguiti con il criterio di cassa (esclusa la cassa previdenziale obbligatoria per legge, che non costituisce reddito) ammontano, quindi, a 68.042 euro. Non avendo il contribuente superato il limite di 85mila euro a titolo di compensi incassati, egli potrebbe optare per l'applicazione del regime forfettario nell'anno 2024. Poiché, con l'estensione dell'obbligo di fatturazione elettronica ai contribuenti forfettari dal 2024, occorrerà osservare le direttive europee che fanno riferimento al volume d'affari (fatture emesse, anche se non tutte incassate, più cassa previdenziale), il Governo ha anticipato che la soglia degli 85.000 euro sarà calcolata in base al fatturato, e non più in base ai compensi effettivamente incassati. Si chiede se il contribuente in questione può ancora, nell'anno 2024, applicare il regime forfettario prendendo a riferimento i limiti imposti nel 2023, cioè compensi conseguiti e incassati inferiori a 85.000 euro, al netto della cassa di previdenza e delle fatture non ancora incassate.
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