Lavoratori impatriati: nascita di un figlio e proroga «a pagamento»
Un contribuente, rientrante tra i lavoratori impatriati, in data 1° giugno 2018 viene assunto con contratto di lavoro dipendente da una società italiana e da tale data gode del regime fiscale agevolato. Il 10 aprile 2023 gli nasce un figlio. La legge di Bilancio 2021 (legge 178/2020) è intervenuta sulle agevolazioni fiscali per i “lavoratori impatriati” prevedendo l’estensione degli incentivi per ulteriori cinque anni d’imposta. Il figlio, essendo nato entro i cinque anni (dal 1° giugno 2018 al 10 aprile 2023) può godere dell’estensione dell’agevolazione oppure vengono persi in quanto il figlio è nato nel 2023? Il fatto di non essersi iscritto all’Aire durante il periodo continuativo lavorato all’estero per oltre 24 mesi pregiudicherebbe l’eventuale estensione agevolativa?
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