AMMESSA LA CONSERVAZIONE DI CARTACEO E DIGITALE
Un'impresa durante l'anno ha emesso fatture cartacee tradizionali ad altre imprese oppure a privati. Questo tipo di fatture vengono prodotte tramite un software di elaborazione testi, poi stampate e consegnate all'interlocutore. Sempre durante l'anno, tramite intermediari nazionali (come Visura o Infocert) con cui ha stretto una collaborazione, la stessa impresa fa predisporre le fatture elettroniche per la pubblica amministrazione. Gli intermediari provvedono all'inoltro e alla conservazione delle fatture elettroniche, come stabilito per legge. Per una semplificazione contabile/organizzativa, i dati della fattura per la Pa vengono elaborati con un software di testo e stampati come fattura tradizionale che poi il consulente provvede a registrare nell'apposita sezione del registro Iva creato ad hoc. Le conservazioni dei due tipi di fattura - cartacea per le fatture tradizionali e digitale, a cura dell'azienda intermediaria, per le fatture elettroniche - possono sussistere contemporaneamente? In caso contrario, e quindi se non è ammessa la conservazione mista dei documenti, cosa può fare l'azienda?
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