L'APPLICAZIONE DI RITENUTE AL CUSTODE GIUDIZIARIO
In qualità di custode giudiziario, al momento della predisposizione del progetto di distribuzione, chiedo al giudice la liquidazione del mio compenso. Poiché sono già in possesso del ricavato della vendita esecutiva, abitualmente il giudice dell'esecuzione mi autorizza a prelevare tale compenso, al netto dell'acconto ricevuto, direttamente dal libretto di risparmio intestato alla procedura che ho acceso al momento della ricezione dell'assegno da parte del professionista delegato alla vendita (un notaio). Intesto quindi la mia fattura (per l'importo a me spettante a titolo di saldo) direttamente al tribunale, e non opero alcuna ritenuta alla fonte.Vorrei sapere se questo comportamento sia corretto, visto che alcuni colleghi intestano invece tale fattura al creditore procedente (che in realtà rimane del tutto estraneo alla procedura) e gliela trasmettono affinché lo stesso operi la ritenuta alla fonte, prelevando cioè dal libretto il compenso liquidato, ma al netto della ritenuta.
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