L’assenso via WhatsApp può essere «sanato» in assemblea
Anziché chiedere di sostenere una determinata spesa deliberandola in una successiva assemblea, l’amministratore invia un preventivo, con la richiesta di assenso, sul gruppo WhatsApp condominiale. Poiché questo avviene anche per lavori di una certa entità (per esempio, la sostituzione dell'antenna Tv, la sostituzione dell'impianto videocitofonico), si chiede se è lecito tale modo di deliberare le spese, sia pure a patto che, nella successiva assemblea ordinaria, la maggioranza dei condòmini approvi il conto consuntivo e quindi deliberi, anche se a posteriori, le spese medesime.
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