L'errore formale si può sanare con un forfait di 200 euro

Una psicologa in regime forfettario nel 2022 ha ricevuto delle fatture esenti Iva da una società irlandese per servizi finanziari. La stessa non ha emesso entro il 15 del mese successivo al ricevimento le autofatture elettroniche.
Poichè tali autofatture elettroniche sarebbero state esenti da Iva, secondo quanto disposto dall'articolo 10 del Dpr 633/1972, è possibile accedere alla sanatoria delle irregolarità formali e regolarizzare il tutto pagando 200 euro? In caso di risposta negativa, esiste un ravvedimento operoso per questo tipo di violazione?

Fisco

Una ditta individuale intende procedere con l'estromissione agevolata di un immobile strumentale prevista dalla legge 197/2022, di Bilancio per il 2023. Vorremmo sapere quali caratteristiche dovrà avere la fattura da emettere per l'autoconsumo dell'immobile. È corretto utilizzare come tipologia documento TD27? Inoltre si chiede se, ricorrendone i requisiti, è corretto fatturare in esenzione ex articolo 10, comma 8-ter, Dpr 633/1972 e se nella descrizione della fattura, o in altro campo, deve essere indicato il riferimento alla legge agevolativa.

Fattura con codice TD27 per il bene oggetto di estromissione agevolata

Un contribuente che fa istanza di definizione agevolata di cartelle esattoriali per Iva non versata, può inserire nel quadro VQ del modello Iva 2023 l'importo dell'Iva relativa alle cartelle rottamate e quindi "sbloccare" i crediti Iva degli anni precedenti congelati per effetto dei mancati pagamenti?

Lo sblocco dei crediti Iva dopo la definizione delle cartelle

In caso di acquisto da fornitore estero di pacchetti turistici resi in Italia, è corretto procedere con l’applicazione del reverse charge dell’Iva e inviare il file xml con tipo documento TD17. Contabilmente si deve procedere con la registrazione di autofattura nel registro Iva vendite ordinario e, di conseguenza, con la registrazione nel registro Iva acquisti ordinario per rendere neutra l’operazione? Se si tratta di un pacchetto rientrante nel regime speciale ex articolo 74-ter del Dpr 633/1972, è corretto procedere solo con l’emissione dell’autofattura elettronica al sistema di interscambio (Sdi) e la registrazione della fattura di acquisto al lordo dell’importo dell’Iva, senza quindi inversione contabile? Mentre in caso di acquisto da fornitore estero di servizi turistici resi all'estero, se superiore a cinquemila euro, si contabilizza la fattura di acquisto e si procede con l’emissione dell’autofattura elettronica e l’invio del file xml allo Sdi; non essendoci reverse charge, l'autofattura come va registrata in contabilità?

L'acquisto di pacchetti turistici forniti da soggetto estero

Una società a responsabilità limitata, con codice Ateco 50.10.00, svolge l'attività di noleggio di natanti da diporto con equipaggio. Le operazioni attive verso privati devono essere documentate con fattura o scontrino, all'atto del pagamento? È corretta l'applicazione dell'Iva al 22 per cento?

Imposta al 22% sul noleggio di natanti con equipaggio

Una scuola di danza con codice Ateco 85.52.01 esercitata come ditta individuale è obbligata a emettere fattura o può emettere il documento commerciale con registratore di cassa considerando la sua attività come attività svolta in locali aperti al pubblico?

Se è gestita come Asd la scuola di danza non emette fattura

Una società del comparto edile riceve fatture in reverse charge da impiantisti subappaltatori per un intervento di ristrutturazione eseguito in appalto su unità abitativa di categoria A/2. Tali fatture in reverse vanno integrate dalla società appaltatrice con Iva al 10 o al 22 per cento?

Reverse al 10% per il subappalto nella ristrutturazione

Una ditta individuale prepara piatti pronti per le mense degli asili nido. Si chiede se la prestazione sia esente Iva, o se vi sia soggetta, con aliquota al 4 o al 10 per cento. Sembrerebbe che l'esenzione sia applicabile solo dall'asilo nido per le prestazioni dallo stesso svolte, che l'aliquota del 4% sia applicabile per le somministrazioni e che quella del 10% sia applicabile alle cessioni di piatti pronti (articolo 1, comma 40, della legge 178/2020, di Bilancio per il 2021). Poiché si tratta di cessione di piatti pronti dovrebbe essere quindi applicabile l'aliquota del 10 per cento, ma vorrei sapere se per gli asili nido esiste qualche agevolazione.

Iva al 4% sulla cessione di pasti pronti al «nido»

A un'azienda che svolge attività di autoriparazioni, viene contestato il fatto di non aver istallato il registratore telematico. Si evidenzia che per le prestazioni effettuate ha sempre emesso fattura immediata, sia a clienti privati che ad altre ditte. Dal momento che la ditta non svolge alcun tipo di attività di commercio, come si evince anche dalla visura camerale, l'autofficina è obbligata a installare il registratore telematico? Cosi facendo invierebbe all'agenzia dell'Entrate, tutti i giorni, chiusure a zero, poiché ha deciso di emettere sempre fatture immediate, che sostituiscono le vecchie ricevute fiscali.

Niente registratore telematico se l'officina opta per la fattura

Un'azienda agricola ha realizzato un impianto fotovoltaico e vende energia elettrica al Gse (Gestore dei servizi energetici). Ai fini contabili, l'azienda non ha separato le due attività e la dichiarazione Iva contiene solo un modulo (quello dell'attività agricola, dove sono confluiti anche i dati delle fatture emesse a favore del Gse). Considerando che l'Iva è stata interamente liquidata, l'irregolarità si può considerare una violazione formale e, come tale, può formare oggetto di definizione? Se sì, oltre a pagare i 200 euro per ogni anno, occorre anche presentare la dichiarazione Iva con i due moduli?